Argentina, 20 anni di radio con i “suonati” de La Colifata

Tra le radio della salute mentale, l’esperienza dell’Argentina La Colifata è davvero rappresentativa.

Già Radio Senza Muri, esperienza radiofonica della salute mentale di Jesi, ha utilizzato l’esperienza di una formazione con “Radio La Colifada”, per fondare le proprie basi nel marzo del 2012. Come lei, tante altre radio della salute mentale hanno fondato le loro radici su questa esperienza, le modalità di costruzione di molte delle radio dedicate alla salute mentale coincidono con il Dispositivo Radiofonico Gruppale, fondato da Alfredo Olivera: uno strumento di promozione della salute nel territorio che lavora per la riduzione dello stigma riferito ad aree quali dipendenze patologiche, salute mentale, questioni legate allimmigrazione ed in generale risulta essere molto funzionale quando si tratta il tema dellinclusione sociale. L’obiettivo più significativo è l’intento di lavorare sulla produzione di soggettività. La partecipazione al dispositivo è già di per se stessa terapeutica in quanto durante la diretta si sperimentano metodi altri di promozione del diritto alla salute.

Lutilizzo del DRG porta al cambiamento delle costruzioni sociali collettive, rispetto alle suddette tematiche poiché si attua un lavoro costante di messa in discussione degli stereotipi comuni per arrivare ad un cambiamento culturale. Il nome deriva dal termine colifato (matto, suonato) parola mutuata dal lunfardo, il dialetto della capitale argentina.

Radio La Colifada fondata da Alfredo Olivera nel 1991 inizia nel Borda, il gigantesco manicomio maschile di Buenos Aires, lHospital Interdisciplinario Psicoasistencial Josè Tiburcio Borda, che ospita 1400 pazienti; il fatto che il cortile del Borda è la sede di Radio La Colifata ha reso l’ospedale famoso in tutto il mondo. Una incredibile esperienza, che ha portato alla costituzione di una radio che trasmette dallinterno, con lobiettivo di produzione radio nel riscatto della soggettività, partendo da due idee fondamentali: la solidarietà e la convinzione che lo status quo si può modificare. Inizialmente si trovavano alcuni operatori, tra cui il giovane psicologo Alfredo Oliveira e qualche paziente, con strumentazioni approssimative crearono un programma che veniva trasmesso in onde medie e raggiungeva le case nel raggio di circa 300 metri al di fuori delle mura. Due volte alla settimana, il martedì e il sabato, Alfredo, una trentina di internati o ex internati del Borda e 4-5 operatori si trovano nel cortile per le trasmissioni. La scaletta della trasmissione spazia dallo sport, allarte, alla politica, alle esperienze personali, alle condizioni di pazienti nel Borda. Soprattutto sulle condizioni dei pazienti una volta dimessi e cosa accade loro. Da questo lavoro di 4-5 ore si estrapola una cassetta di 10 minuti trasmessa poi sulle reti nazionali, restituendo un respiro più ampio all’esperienza.

In Argentina la mancata attuazione della legge n° 26.657 sulla Salute Mentale, promulgata dal Congresso argentino il 26 novembre del 2011, che sancisce la chiusura di tutti gli ospedali psichiatrici dello Stato, sta facendo discutere circa le decisioni di unamministrazione politica poco attenta ai diritti dei pazienti del Borda e non solo. Mauricio Macrì, sindaco di Buenos Aires e italiano di origine, non sembra essere in linea con la visione d’inclusione proposta da esperienze come quelle de La Colifata, ne’ come l’esperienza che caratterizza l’Italia in tutto il mondo che è la legge180.

Ad oggi “Radio La Colifata ha dilagato come unonda di speranza rivoluzionaria tra i pazienti psichiatrici, da cui sono nate esperienze simili: radio Vilardevoz nel manicomio di Montevideo, radio Durchegknallt nei servizi di salute mentale di Norimberga, estación Paradiso a Santiago del Cile, radio Loca para ti a Rio de Janeiro e tutta la rete italiana di Larghe Vedute che comprende: Collega-menti, Psicoradio, Radio Beckwith, Radio Fragola, Radio Fuori Onda, Radio Incredibile, Radio Liberamente, RadioOhm, Radio Rete 180, Radio Senza Muri, Radio Stella 180, Radio Tab, Radio Ueb.

La Colifata è ormai famosa in Argentina, tanto che nel dicembre del 2001, durante la rivolta, oltre centomila cittadini la usarono per assemblee e dibattiti. Manu Chao ha composto un cd per loro aumentandone la popolarità. Sono stati già prodotti alcuni film su questa esperienza, tra cui uno di Valentina Monti, una giovane regista bolognese e uno di Carlos Larrondo, un regista argentino, che ne ha tratto un documentario “LT22 Radio La Colifata – La linea tra pazzia e ragione si può superare. Proprio con Carlos Lorrondo si è creata la collaborazione che ha portato Manu Chao a curare le musiche del suo film. In una intervista a Davide Colella di Articolo1, Carlos Larrondo ha raccontato: “Manu lo conosco dai tempi in cui vivevo a Barcellona. Ci frequentavamo in situazioni informali. Gli feci vedere il mio corto sulla radio. Lui ne restò affascinato. In quel periodo aveva in mente di incidere un disco con dei musicisti di strada di Barcellona e mi chiese se poteva intitolarlo Radio la Colifata. Io gli passai le voci che avevo registrato in Argentina e lui è riuscito a mixarle molto bene. “Siempre fui loco” è una compilation prodotta nel 2002, distribuita e venduta proprio per le strade di Barcellona.”

Eindubbio che questo progetto ha dato a Radio La Colifata un impulso mediatico molto importante. Negli anni Manu ha realizzato una serie di dischi con gli ospiti del Borda. Sono album che si possono scaricare gratuitamente su internet, e se si vuole si può lasciare una piccola offerta per la radio.

Il Borda è divenuto il simbolo di una lotta per la democrazia e luguaglianza, quello che durante la dittatura era un luogo usato come un centro clandestino di detenzione degli oppositori politici oggi è il fulcro di una rivoluzione che si spiega perfettamente nel motto dellemittente radiofonica La Colifata: Hasta que los muros caigan ossia non devono cadere solo i muri di cemento, ma anche tutti i pregiudizi verso i cosiddetti matti.

Colores Mari | Flickr | CCLicense

Valeria Festino