Come andare in vacanza lo stesso pur stando a Roma? 10 esercizi di straniamento
- fai finta che il caffè lo stai bevendo a Tunisi (per provarlo veramente, vai a comprare le sigarette di notte al primo bar sulla destra di via Ostiense all’altezza di Piramide. Se sei bionda, bianca e in carne come me, quando esci staccati le cornee che ti ritrovi addosso e non provare a contrattare sui cammelli per il matrimonio).
- il suono delle cicale e il verde a Caracalla, quando non ci sono macchine, possono farla diventare uno scorcio del Chianti: immagina che tra poco vai a mangiare da Sting che ti ha cucinato la pappa col pomodoro con l’olio suo buono
- i vecchietti di p.zza S. Maria Liberatrice a Testaccio possono essere delle simpatiche iguane del Senegal (solo che non cascano dall’alto con un tonfo sordo sulla sabbia)
- Zona pedonale del Pigneto? Macchè, quella è Atene, se ascolti le voci di tutti non impostando il tuo cervello su “italiano”
- La salsa barbecue del MacDonald’s ha un retrogusto di cucina etnica americana, chiudi gli occhi e sei a mangiare franco-vietnamita a Sunset Boulevard a L.A.
- in macchina mettiti Getz-Gilberto e socchiudi gli occhi mentre guidi, non ti farà più pietà la tangenziale e ti piacerà anche il fatto che non hai l’aria condizionata
- via di torpignattara, tutta d’un fiato, se non ci sono italiani è meglio. Le donne col sari ti catapultano in un romanzo ambientato nel Kerala. A tal fine butta l’occhio negli internet point, gli indiani si portano le lampadine da Calcutta, e creano la “penombrina” simil blu, da ardita zanzaretta, che ti commuove tanto.
- evita il centro, che Roma è insolente, si conferma nella sua presenza ad ogni angolo. Ma se ti metti nell’autobus con la schiena contraria alla direzione di guida e inclini la vista verso l’alto la tua città ti sorprenderà di nuovo.
- sbircia come sempre nelle case degli altri, le tv accese nel buio sono le tue stelle cadenti, se c’è venticello resisti a non metterti una sdraio al centro della strada che è pericoloso.
- mettiti la crema (odorati per bene la pelle che saprà di spiaggia), poi metti la stuoia a terra in casa, mettiti in costume. Sdraiati,chiudi gli occhi, ascolta le cicale e il tuo respiro. Tanto lo sai che quello è il mare…. Se ti senti sola batti uno zoccolo per terra sul marmo.
Gaia Possenti
Immagine di Roberto Faccenda (License BY CC)