Rivivono con la street personaggi e storie del quartiere popolare
Dal martire della Resistenza Enrico Mancini al marchese del Grillo. Sono tanti i soggetti ritratti nelle opere di street art che si incontrano alla Garbatella: il quartiere che deve il suo nome a Clementina Eusebi, quell’ostessa garbata e bella titolare di una trattoria con vigna sulla via Ostiense. A lei è dedicata l’opera “Oh my darling Clementine!” realizzata con le bombolette spray nel 2020 in via Francesco Passino, a due passi dalla Villetta, per i primi 100 anni del quartiere. “Preghiera al tramonto” è invece l’opera di Gomez in via Luigi Fincati: ritrae due enormi mani, una con un chiodo ai polsi, l’altra mentre porge dei fiori.
La Garbatella, che ha avuto una parte fortemente attiva durante l’occupazione tedesca di Roma dopo l’8 settembre 1943, non poteva non celebrare il partigiano di Giustizia e Libertà Enrico Mancini, trucidato alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944. Il murales che lo commemora è in piazza Bartolomeo Romano, corredato da una scritta celebrativa dedicata alla sua memoria.
Leonardo Crudi ha invece deciso di realizzare sul grande palazzo Ater in via Guglielmo Massaia 40 un’opera dedicata al poeta-attore Victor Cavallo, nome d’arte Vittorio Vitolo, cresciuto alla Garbatella. Il disegno è accompagnato dalla scritta “Ecchime”, esclamazione che Vitolo amava ripetere ogni volta che incontrava qualcuno e titolo della sua più importante raccolta di poesie.
Un altro tributo che il quartiere popolare ha voluto dare, con la collaborazione di Ater e con il patrocinio della Regione Lazio, è l’opera dedicata ad Alberto Sordi in via Ignazio Persico. Il writer Lucamaleonte, in occasione del centenario nascita del famoso artista romano, ha deciso di ritrarre “l’Albertone nazionale” nelle iconiche vesti del Marchese del Grillo. Ma non è l’unico omaggio a Sordi: c’è anche quello in via Antonio Rubino, dove è elencata tutta la filmografia del famoso attore romano.
Un omaggio ormai scomparso è invece quello all’ex capitano della “magica Roma” Francesco Totti, ritratto vicino alla Lupa in via Caffaro. Il dipinto del 2010 è stato sostituito poi da Paesaggio di Sten & Lex, un murale volto a creare illusioni ottiche, che richiama l’Optical Art in voga negli anni Sessanta.
Una commovente opera di street art che si trova a Piazza Michele da Carbonara, nella zona degli alberghi suburbani, ricorda una vicenda terribile della nostra storia più recente: la morte, a soli sei anni, del piccolo Alfredo Rampi nel tragico incidente di Vernicino nel mese di giugno del 1981. Il bambino è stato dipinto come nella celebre foto che la memoria popolare ricorda, ritratto con la canotta a righe e sorridente.