La natura è sempre in divenire. Un orto ad esempio subisce una trasformazione continua: dal seme alla pianta sino al frutto. Attraverso la mano dell’uomo è possibile creare nuove forme di vita, per quanto fragili e precarie siano inizialmente le condizioni. L’orto è qualcosa che ha bisogno di cure ed attenzioni, come una persona. Ho iniziato a curare l’orto presso il Centro Diurno di viale Giustiniano Imperatore circa un anno fa. Così ho acquisito delle nozioni di progettazione e creazione di un orto coltivato secondo i principi dell’agricoltura biologica.
Ciò costituisce parte integrante di un progetto che prende origine nel 2012 in stretta collaborazione con il Centro frequentato da ragazzi e ragazze di varie età che hanno gli stessi miei problemi. Dopo aver effettuato le prime operazioni al terreno, in questo caso bonificare la terra da ghiaia e detriti, l’area è stata dissodata e concimata. A questo punto è stato creato un sistema di irrigazione e sono stati seminati vari tipi di ortaggi. Tutto ciò è stato possibile grazie alla guida dell’agronomo Gianluca Ciampi, della tutor Enrica Rossi e vari operatori sanitari presenti nel Centro. Infatti sotto le loro indicazioni hanno preso vita varie specie di piante estive, primaverili, autunnali ed invernali. Tra le innumerevoli tipologie di piante ci sono ad esempio pomodori, zucchine, peperoni, melanzane, carciofi, lamponi, more, uva. La raccolta di tali specie ci ha dato la possibilità di assaggiare e gustare le nostre creazioni perché dopo il raccolto portiamo a casa i prodotti che coltiviamo. Ad ognuno sono stati distribuiti vari ortaggi: mi ricordo le zucchine, che erano davvero gigantesche. Quando le ha viste mia madre ha deciso subito di cucinarci una frittatona.
È bello cucinare ciò che hai coltivato: quando la tagli pensi che non è una zucchina fra le tante che potevi comprare al mercato ma che conosci tutta la sua storia. E in più sai che è genuina. Il significato dell’orto è anche fare delle escursioni in vari territori per conoscere i vari tipi di coltivazioni. Noi ad esempio siamo stati al lago di Martignano, oppure, sotto un profilo storico, la visita presso l’Orto Botanico di Roma, a Palazzo Massimo dove abbiamo ammirato la Villa di Giulia, e l’Ara Pacis dove sono rappresentate le specie di piante che erano conosciute e coltivate in quell’epoca. In conclusione l’orto è un’interazione tra l’uomo e la natura. Aiuta a mangiare bene e sano, ma anche a dimagrire! Non si tratta solo di mangiare ma anche di fare fatica: la terra è bassa e dura!
Roberto Rueca