Daniele Mencarelli, nato a Roma nel 1974, è diventato famoso dopo aver vinto il Premio Strega giovani, con il libro “Tutto chiede salvezza” da cui è stata tratta l’omonima serie televisiva sulla piattaforma Netflix. Si tratta di un romanzo autobiografico dove il protagonista racconta la sua toccante esperienza di TSO (trattamento sanitario obbligatorio), all’interno dell’ospedale psichiatrico di Albano, le emozioni e le sensazioni vissute nei sette giorni di permanenza dentro il servizio psichiatrico diagnosi e cura (Spdc), che nel bene e nel male segneranno la sua vita futura. Dal quel momento tutto non sarà e non potrà più essere come prima.
L’autore inizialmente non accetta le persone da cui è circondato, vive dentro di sé un rifiuto molto forte, quasi una sorta di vergogna e si sente in un posto che non gli appartiene, pensando di stare con persone “matte” mentre lui si considera “normale”. Non ricorda neanche le cause del perché si trovi lì. Con i medici e i familiari inizia ad avere vari flash di memoria, piano piano comincia a ricordare l’accaduto e a pentirsi, e questo fa in modo che molto gradualmente non solo inizia ad accettare la sua condizione, ma anche a rispettare i suoi compagni di stanza creando con loro una forte empatia.
In seguito al successo, il libro è stato proposto per una serie televisiva su Netflix, uscita il 14 ottobre del 2022. Più che nella versione televisiva, che pure ha avuto più successo e notorietà, la quotidianità all’interno dei reparti è stata trattata e affrontata meglio nel libro.
Ci sono altre differenze evidenti tra il libro è la serie. Ad esempio nel primo è specificato meglio il periodo, l’anno del ricovero e di conseguenza le varie difficoltà del protagonista nel rapportarsi con gli altri, raccontando molto bene le difficoltà e le emozioni che viveva, aspetto che nella serie è abbastanza superficiale.
Mentre nello specifico il rapporto con i suoi compagni di stanza: Madonnina, Alessandro, Mario, Gianluca, Giorgio è molto simile in entrambi le versioni. Infine il rapporto con Nina, la sua ex compagna di scuola, diventata famosa e ritrovata durante il ricovero, è stato molto addolcito e allungato nella serie su Netflix per arrivare a un lieto fine che nel libro non c’è e raccontando cose diverse a proposito della sua vita dopo il ricovero.
Di Anita Picconi e Daniel Dell’Ariccia