E’ stata una giornata all’insegna dell’arte e della riqualificazione urbana, quella che si è svolta il 16 giugno scorso per le vie del quartiere romano del trullo. Quando Flavio Carbonaro, in arte Solo, noto artista di Street art ha mostrato ai ragazzi e alle ragazze del centro diurno dell’asl Roma 2 ‘Restart’ le sue opere e quelle di tanti artisti come lui.
Tra i tanti artisti che hanno lavorato insieme a lui per le vie di Roma Sud ci sono i poeti del Trullo e i pittori anonimi, che hanno voluto riqualificare la zona dove sono nati e cresciuti.
Solo ha spiegato, tra le tante cose, i motivi della sua arte e di come sia stato possibile realizzare un Festival che ha accolto artisti di Street Art provenienti da tutta Europa. L’idea di riqualificare il Trullo è nata dalla costatazione del fatto che molti di questi street artist hanno lavorato in giro per L’Europa, ma non avevano mai fatto lavori nel quartiere dove sono nati. Per questo si sono rimboccati le maniche, e grazie alla collaborazione con gli abitanti del quartiere che hanno dato un importante contributo logistico ed economico, è nato il Festival internazionale della poesia di strada.
Solo e gli altri artisti hanno collaborato anche con il Festival di Street Art di Primavalle e hanno raccontato di come sono riusciti ad organizzare il Festival dal punto di vita logistico e finanziario. Finalmente l’evento ha avuto luogo a metà ottobre e per tre giorni si sono susseguiti diversi eventi e persone, oltre al collettivo dei poeti del Trullo e i pittori anonimi.
Artisti tra cui Diamond e Klevra hanno lasciato la loro firma facendo un’opera ciascuno tra cui l’arcangelo San Raffaele su richiesta del parroco del quartiere, che ha permesso al street artist di utilizzare uno dei muri esterni della chiesa. Proprio Klevra è noto per le sue opere legate alla religione e per usare un proprio linguaggio inventato da lui, che nessun altro conosce.
Un’altra curiosità legata a Diamond è che nelle sue opere sono sempre presenti dei serpenti e la sua firma è un diamante.
Non vi rimane che andare a spasso per il trullo ad ammirare le opere dei vari street artist.
Emiliano Pesce