Il mondo è pieno di persone con disabilità fisica, alcune di queste ci nascono, mentre altre la acquisiscono nell’arco della vita. Alcune tra queste patologie vengono spesso catalogate come “malattie rare”. Fabiano Lioi, scrittore e protagonista del libro O. I. L’arte in una frattura, è un ragazzo affetto da osteogenesi imperfetta (da qui le iniziali puntate nel titolo della sua opera), una patologia che colpisce le ossa e che è detta anche “malattia delle ossa di cristallo”.
In una delle sue dichiarazioni, Fabiano Lioi afferma che «ci fratturiamo anche a causa di traumi lievi e le nostre ossa non sempre tornano a posto come dovrebbero». Lo scrittore spiega, inoltre, cosa rappresenti per lui quest’opera, specificando come la patologia di cui ci parla non sia soltanto una malattia, ma qualcosa che, in qualche modo, fa parte delle persone che ne sono affette, come una compagna di vita insieme alla quale lottare ogni giorno.
Il libro contiene al suo interno 21 opere, che non sono altro che le sue fratture riportate negli anni. Si tratta delle varie radiografie, lastre e altri accertamenti clinici trasformati dal protagonista in opere d’arte. Un’idea molto originale e coraggiosa che Fabiano Lioi ha voluto creare per far conoscere il suo mondo e la sua malattia alle persone comuni che, spesso, ne conoscono poco o nulla.
L’aspetto ancora più significativo e rilevante de L’arte in una frattura è che il tutto avviene ed è rappresentato attraverso la scrittura. Non tanto e non solo da un punto di vista clinico, aspetto che avrebbe potuto far cadere il libro sul banale, ma su qualcosa di molto interessante, più vero e autentico. Con la scrittura viene trasmesso il senso delle esperienze personali di chi vive la malattia in prima persona e di coloro che la vivono in modo indiretto, combattendo la loro battaglia tutti i giorni, dalle cose più semplici a quelle più complicate.
Ogni opera e ogni foto, infatti, è accompagnata da testimonianze quali pensieri liberi o citazioni conosciute. Quindi, si tratta di un libro corale, condiviso da più voci e cuori aperti, nato dalla voglia di raccontare sé stessi, libero da schemi rigidi e per questo ancora più grande e autentico.
Con il suo libro, L’arte in una frattura, Fabiano Lioi compie un gesto molto coraggioso e utile al mondo intero. Una raccolta dalla quale dovrebbero prendere esempio tantissime persone che purtroppo, essendo affette da patologie, troppo spesso restano chiuse in sé stesse, confinate ai margini della società, senza riuscire a esprimere la loro sofferenza. Ma il libro è soprattutto una importante e concreta lezione di vita per tutti coloro che nutrono ancora troppo scetticismo e pregiudizio verso chi è diverso, quasi sempre senza conoscere nulla delle problematiche attorno a cui ruota tale stigma.
Anita Picconi