“Il corpo ricorda”, la mostra di Art Brut al Sic 12

Il corpo come teatro di una lotta tra memoria e oblio. E’ questo il filo rosso che lega le opere di  artisti di diverse nazionalità che hanno esposto nella galleria Sic 12 Art Studio in via Francesco Negri 65 all’Ostiense, di fianco agli ex Mercati generali. La mostra “Il corpo ricorda” sarà aperta fino al 3 dicembre e conclude un ciclo di esposizioni corrispondente ai tre nuclei tematici che strutturano la collezione. Tutto è iniziato con “A due” che indagava la nozione di doppio e alterità ed è proseguito con “ Parole in cammino” intorno alla dimensione grafica della scrittura.

“Tra i 23 artisti che sono stati selezionati- ha spiegato Gustavo Giacosa, art director e curatore della mostra- ci sono Michel Nedjar, Oswald Tschirtner,  gli emergenti come Frantz Jacques detto Guyodo e il cittadino indonesiano Noviadi Angksapura”. Infine Giacosa ha passato in rassegna le numerose opere di Art Brut esposte spiegandone il significato. Ad esempio le creazioni artistiche del greco Costantino Kavafis che intrattiene un dialogo intimo con il proprio corpo: lo invoca e lo interroga. Kavafis, inoltre è l’autore della poesia che apre la mostra: 

“Corpo, ricorda, e non solo quanto fosti amato, 

non soltanto i letti in cui giacesti,

ma anche quei desideri che per te

brillavano chiari negli occhi,

e tremavano nella voce-e qualche

casuale ostacolo li rese vani.

Ora che tutto ormai appartiene al passato,

sembra quasi che a quei desideri

tu ti sia concesso- come brillavano,

ricorda, negli occhi che ti guardavano:

come tremavano nella voce, per te, ricorda, corpo.”