È innegabile: il dialogo tra uomo e macchina sta diventando realtà, sta acquisendo sempre più spazio e un peso sempre maggiore cambiando il nostro mondo. Questo dipende e dipenderà dall’evoluzione dell’intelligenza artificiale. Ci stiamo confrontando con il futuro. Questo dialogo può essere sviluppato specificatamente attraverso l’uso del linguaggio naturale e il riconoscimento vocale. Grazie ad alcuni sistemi specifici la macchina comprende e interpreta il linguaggio umano che poi può, in un secondo momento, convertire l’audio registrato in testo scritto grazie all’elaborazione di un software.Una volta in grado di comprendere il linguaggio umano, le macchine possono essere programmate per rispondere in modo appropriato alle richieste e alle informazioni fornite dagli utenti. L’intelligenza artificiale, nello scenario digitale, può essere anche utilizzata per migliorare il legame dialogico tra uomo e macchina, attraverso l’apprendimento automatico (machine learning)che consente al computer di apprendere e adattarsi in base a nuove esperienze e dati. Questo grazie a degli algoritmi. Gli algoritmi di apprendimento automatico sono utilizzati in un’ampia varietà di branche del sapere oltre che nel riconoscimento vocale; alcuni esempi sono la medicina e il filtraggio delle email.Un esempio di interlocuzione tra macchine e uomo è Alexa. Alexa è un assistente vocale sviluppato da Amazon, che usa tecnologie di IA come appunto il riconoscimento vocale, il trattamento del linguaggio umano e la sintesi vocale, per permettere agli utenti di interagire con dispositivi attraverso la voce. Il funzionamento è tramite Cloud quindi basta avere una buona connessione internet. Questo dispositivo, anche detto Smart Speaker, in breve risponde alle richieste dell’utente, l’uomo fa una domanda e il dispositivo risponde. Per esempio le si può chiedere il meteo, o l’oroscopo, o le news o di accendere la radio ma anche accendere la lavatrice, impostare dei timer mentre cucini, il condizionatore d’aria… Si possono addirittura stabilire delle risposte pre impostate. […]Questa tecnologia rende le interazioni utente-dispositivo molto più intuitive e facilita il controllo dei dispositivi domestici e l’accesso a varie informazioni o servizi attraverso comandi vocali. Inoltre può migliorare continuamente la sua capacità di comprendere e rispondere alle richieste degli utenti.Con Alexa si ha il vantaggio di tenere libere le mani e di non dover fare ricerche dal proprio telefono. Tutto parte da un comando vocale che ottiene una risposta in una frazione di secondi.Questi assistenti vocali prima erano solo negli smartphone, ora cominciano ad entrare nelle case.Oltre ad Alexa di Amazon, che è il più diffuso, ci sono anche Google Home, Siri di Apple e Cortana di Microsoft. Questi progetti scommettono sul fatto che invece di cercare scrivendo, l’utente userà la voce per impartire comandi alle macchine (proprio come il capitano Kirk nel primo episodio diStar Trek, famosa serie televisiva fantascientifica). Così ci metteremo tutti in casa un maggiordomo digitale con cui parlare che è di grande compagnia anche quando siamo soli.Secondo una recente ricerca Google, durante il Natale 2017 in USA gli altoparlanti a comando vocale sono diventati parte della routine della gente. Alcune delle loro abitudini quotidiane, come il controllo dei tempi di cottura e l’impostazione di promemoria per le cose da acquistare in seguito, vengono ora soddisfatte parlando con un assistente vocale virtuale. Cambia quindi e si rinnova la routine di dialogo in casa. È interessante vedere quanto siano diversi i risultati per ciascuna tecnologia vocale. Sì perché se si chiede una cosa ad Alexa non darà la stessa risposta di Siri per esempio. A oggi Google Home è la più potente tecnologia in termini di varietà e completezza delle risposte a domande informative.Dunque cercare con la voce fa risparmiare tempo e permette il multitasking. Richiede meno sforzo anche quando ci sono termini che non si sanno scrivere, ma potrebbe far sviluppare una certa pigrizia. Da qui sorge il dubbio che interagire con le macchine intelligenti non è detto che migliori la vita delle persone. Eppure dovremmo chiederci perché nella classifica degli oggetti più venduti inAmerica ci sono proprio i gadget venduti in Amazon come Alexa.