Dallo striscione delle donne italiane alle grida di rabbia e dolore delle giovani iraniane ed afgane, così abbiamo raccontato l’8 marzo di casa nostra e nel mondo. Abbiamo voluto in questo numero di 180° tirare un filo rosa tra gli anni della rivoluzione femminista degli anni 60-70 e la lunga scia di femminicidi e violenza di genere che insanguinano i nostri giorni. Ecco dunque un approfondimento sul movimento Feminist art, sul “gender gap” il divario tra generi, con particolare riferimento alle differenze tra i sessi e alla sperequazione sociale e professionale esistente tra uomini e donne; quello sul centro antiviolenza Sara Di Pietrantonio, aperto nell’università Roma Tre all’Ostiense e un’analisi di “Non sono una signora” la canzone del 1982 scritta da Ivano Fossati, interpretata dalla graffiante Loredana Bertè. A suggellare il tutto l’immagine di copertina, che è proprio un manifesto originale del collettivo statunitense di Judy Chicago, Faith Ringgold, Frida Khalo, Ana Mendieta e delle Guerrilla Girls.
I diritti hanno trovato spazio nelle rubriche sulla salute mentale intercettando le frequenze irregolari di Radio 32 con “Ripartiamo da Basaglia” e per il “Il cervello e lo schermo” sono state recensiti Women Talking, la pellicola di Sarah Polley sulla scelta tra rimanere o fuggire dalla violenza maschile e EO, il road movie animalista di Jerzy Skolimowski.
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