Facebook estende i suoi confini

La realtà aumentata supera l’immaginazione

Ad aprile a San Jose, in California, si è tenuta la Facebook Developers Conference, un’importante serie di eventi organizzata annualmente dal social network per illustrare le ultime novità e aggiornare gli sviluppatori sulle ultimissime funzioni da inserire all’interno delle loro applicazioni. Sono state presentate numerose innovazioni. Facebook ha confermato di voler mantenere i suoi piani ambiziosi sulla realtà virtuale; sono stati presentati nuovi software e applicazioni basati sull’intelligenza artificiale, tema che sta molto a cuore al CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, dove il network investe ogni anno centinaia di migliaia di dollari.

Realtà aumentata

La realtà aumentata consente di sovrapporre immagini virtuali ad un ambiente reale grazie alla fotocamera dello smartphone con lo sviluppo di nuovi filtri più raffinati. Per esempio, una fotografia può essere trasformata in un’immagine 3D. L’intelligenza artificiale interviene con il riconoscimento delle immagini facendo comprendere all’applicazione ciò che sta fotografando per aggiungere effetti virtuali: inquadrando una tazza di caffè, l’applicazione aggiunge l’animazione realistica che rende fumante l’immagine del caffè. Questi sistemi saranno a disposizione degli sviluppatori perché possano crearne di nuovi.

Realtà virtuale

Facebook Spaces è una delle nuove applicazioni che il social network ha sviluppato utilizzando la realtà aumentata: si può interagire in diretta con i propri amici utilizzando un Oculus Rift, un casco per la realtà virtuale, attraverso cui si visualizzano spazi dove ci si può intrattenere con i propri amici pur non avendoli vicini, dialogando e partecipando a vari generi di attività. L’innovazione più sorprendente consiste nell’avere a disposizione un avatar per interagire, oltre ai contenuti di Facebook, foto video e aggiornamenti di stato; tra le varie opzioni a disposizione c’è anche una lavagna elettronica dove poter disegnare insieme ai propri amici. Facebook Spaces è una versione sperimentale, ci vorranno ancora molti anni prima che gli Oculus Rift diventino meno costosi, meno ingombranti e alla portata di tutti.

Workplace

Facebook ha annunciato che, dopo aver sperimentato per vari mesi una versione a pagamento, sarà disponibile una versione gratuita della sua applicazione Workplace. Per chi non la conoscesse, si tratta di uno spazio utilizzato dalle aziende per coordinare meglio il lavoro dei propri dipendenti. L’applicazione non è molto diffusa, anche perché è ancora a pagamento, ma la versione gratuita, presto disponibile, potrà essere utilizzata dal pubblico in generale.

Messenger

Grazie a quest’applicazione Facebook ha ottenuto grandi risultati: dopo averla resa un’app autonoma, è uno dei sistemi di messaggistica più usati al mondo. I nuovi “bot”, inseriti circa un anno fa, sono la new entry di questo programma. Queste estensioni avrebbero dovuto rendere Messenger più evoluto, con nuove funzioni e risposte automatiche, ma ci sono stati degli errori. Zuckerberg ha però intenzione di rimediare e all’interno della chat verrà aggiunta una nuova estensione per migliorare il servizio: si potrà per esempio condividere una canzone da Spotify direttamente nella conversazione e ascoltarne l’anteprima.

Building 8

Grazie a questa divisione, che si occupa di ricerca e sviluppo, Facebook sta sperimentando un sistema per poter riportare i propri pensieri direttamente sul computer. I ricercatori facenti parte del gruppo di lavoro provengono dalle maggiori università statunitensi, compresa la University of California, Berkeley, la Johns Hopkins University. Stanno ancora sviluppando il prototipo, ma grazie alle prime sperimentazioni che hanno avuto un discreto successo questi risultati potrebbero cambiare il nostro modo di interagire con la tecnologia.

C’è un altro progetto in corso di cui si occupa questo gruppo: un sistema per “sentire attraverso la pelle”, soluzione che potrebbe, un giorno, aiutare le persone non udenti, ma anche generare nuove forme di confronto con computer e smartphone per chiunque. Date le pochissime informazioni in nostro possesso, si può soltanto parlare di una tecnica simile a quella degli apparati cocleari, un tipo di apparecchio acustico che trasmette vibrazioni e segnali oltre l’orecchio interno, che consente al cervello di sentire suoni e rumori. La nuova struttura è analoga, ma la trasmissione delle vibrazioni avviene attraverso la pelle. Il suo sviluppo è ancora in itinere, non si sa cosa potrà farne Facebook in un futuro prossimo.

Foto: Anthony Quintano | Flikr | CCLicense

Susanna Pinto