Un po’ di cronaca dalla Formula 1

Sembra quasi scontato credere che gli esseri umani abbiano dei limiti proprio come sembra scontato che un pilota di Formula 1 abbia chiaro quelli del circuito in cui gareggia e della velocità che la propria vettura può raggiungere. Ma, allo stesso tempo, per chi è appassionato di Formula 1 è chiaro che ogni scuderia continua a lavorare, tuttal più a esistere, grazie alla spinta dinnovazione tecnologica che, ogni anno, per ogni campionato mondiale, dà come risultato una monoposto sempre più performante, oltrepassando di volta in volta il limite che uno o più anni prima sembrava irraggiungibile o quasi. 

Questanno, per i tifosi della Ferrari, la tendenza allo sviluppo migliorativo della scuderia rossa sembra essersi fermata. In qualche modo, quindi, il limite che si voleva oltrepassare col duro lavoro degli ingegneri, in realtà, non è stato raggiunto né superato. 

Scrivendo un podi cronaca sportiva, potremmo dire che la Ferrari è in netta difficoltà rispetto alle scuderie con cui ha rivaleggiato negli ultimi anni per la vittoria del Mondiale F1. Non a caso, la Mercedes guidata da Lewis Hamilton si è dimostrata di gran lunga più competitiva, dominando già dalla seconda e terza gara del Mondiale Post-Covid. 

Dopo un lavoro di due anni, la Mercedes ha messo in pista un motore che non teme alcun tipo di concorrente. Questo grazie al lavoro degli ingegneri, i quali hanno fatto sì che la monoposto nera superasse il limite delle prestazioni del 2019. 

La Ferrari questanno è meno competitiva anche rispetto ad altre scuderie come McLaren, Red Bull e Racing Point. E si è trovata in battuta darresto, se non di regresso, rispetto agli sviluppi dello scorso anno in cui è stata spesso protagonista, entrando in una sorta di crisi, attestandosi in posizioni tra il 5° e il 10° posto. 

E lo sport, come spesso accade può offrire analogie interessanti con il mondo della vita, e nel nostro caso, della salute mentale. Quando si perde velocità si può andare in panne, in crisi. Ci si ferma e si ristagna nel disagio. Lo stesso vale per la mente che, come il motore di una monoposto, ha bisogno di energia, cura e attenzione. Non si può pretendere di superare un limite, di evolvere le proprie capacità e il proprio benessere senza soffermarsi a pensare, a capire dove sono gli errori e come superarli per continuare ad andare avanti. Certo, serve anche un aiuto concreto quando si è in crisi e nel momento in cui lo si chiede, si  sta già superando il limite della propria mente. 

 

Andrea Terracciano