L’11 marzo di cento anni fa nacque Franco Basaglia, uomo che rimane nella storia come lo psichiatra che ha rivoluzionato i servizi e la cura delle persone con disagio mentale in Italia e non solo.
La redazione di Radio Fuori Onda è stata alla sua commemorazione al convegno di Trieste, a cui hanno partecipato tutti i personaggi storici che hanno collaborato e contribuito alla creazione e alla diffusione della legge 180/78.
La rivoluzione che la legge 180 ha stimolato e realizzato in tutta Italia si è concretizzata nella destituzionalizzazione e territorializzazione dei servizi di salute mentale e la disintegrazione del manicomio. Un processo che è durato molti anni. Le persone che negli anni ’80 uscirono dai manicomi affrontarono un contesto sociale completamente impreparato, a partire dalla famiglia, per finire agli ambiti sociali e lavorativi. La follia è stata emarginata, alienata per molto tempo, poi con l’avvento di una psichiatria più vicina all’individuo, riconoscendo per prima l’identità personale e la soggettività, in concomitanza con una evoluzione della farmacologia, ha portato alla cura in senso più ampio. Ovvero la cura intesa come inclusione, risocializzazione, “la possibilità di vivere con dignità”. Gli impedimenti e l’isolamento che Franco Basaglia ha sentito in vita, erano dovute alla resistenza che la classe medica e buona parte della società avevano nell’accettare la fragilità umana e dunque la possibilità di condividere gli spazi pubblici con persone che questa fragilità facevano emergere. Oggi la psichiatria, il rapporto medico/paziente, la società è cambiata moltissimo e i servizi territoriali sono un supporto al disagio che ogni individuo vive nei propri luoghi, nel cosiddetto “solco” della propria esistenza.
Questo centenario coinvolge gli ambienti sanitari di tutta la penisola, non solo, la Rai, le Università, il governo; con una cerimonia in Senato, hanno commemorato la nascita di un personaggio come Basaglia, perché la dimensione sociale si esprime attraverso la rappresentanza e la cultura. La società di oggi si fonda su concetti di diritto e condivisione su cui Franco Basaglia ha fondato la sua rivoluzione.
Tra gli eventi di commemorazione che si sono avvicendati, il DSM della Asl Roma 2 ha organizzato una serie di incontri con gli studenti delle scuole medie superiori per un confronto sul pensiero di Franco Basaglia e delle sue opere. E’ stato realizzato l’opuscolo “Basaglia a cento anni dalla nascita, la follia a porte aperte” a cura del Centro Studi e Documentazione del DSM anche con link a sue interviste, documentari e film gratuiti. Sul sito salutementale.net è possibile trovare un bellissimo articolo che si conclude con una citazione dello psichiatra: “Si può assistere il folle in altra maniera, e questa testimonianza è fondamentale. Non credo che essere riusciti a condurre un’azione come la nostra sia una vittoria definitiva. L’importante è un’altra cosa, sapere ciò che si può fare. E quello che ho detto mille volte: noi nella nostra debolezza, in questa minoranza che siamo, non possiamo vincere. È il potere che vince sempre. Noi possiamo, al massimo, convincere. Nel momento in cui convinciamo, noi vinciamo, cioè determiniamo una situazione di trasformazione difficile da recuperare”.