Dal 9 maggio all’11 maggio 2019 si è svolto a Roma, all’ex Cartiera Latina sulla Via Appia a Roma, l’Expo della salute mentale: all’interno della manifestazione, si sono incontrate, raccontate e confrontate, le radio della salute mentale, arrivate da tutta Italia.
Cosa si intende per radio della salute mentale? Sono radio che nascono per dare voce a persone che hanno un disagio mentale e vogliono comunicare il proprio punto di vista sul mondo a più persone possibili o realizzare un servizio di comunicazione, perché ‘si può fare’.
Questa volontà comune è il filo che connette tra loro esperienze diverse connesse dalla medesima volontà di includere e di sfondare il muro dello stigma. All’interno dell’Expo, ha avuto luogo una lunga maratona radiofonica durata tre giorni.
La diretta radioweb dell’Expo è cominciata giovedì 9 con le trasmissioni di Radio Ponte Radio (RPR), radio di Pomezia in provincia di Roma. Nata nel 2017 ad Anzio e trasferitasi a Pomezia nel 2018, gli speaker hanno raccontato la loro storia e gli obiettivi di una radio appena nata. E’ importante sottolineare che per loro è stata la prima diretta. Sono nati principalmente per combattere lo stigma nei confronti del disagio mentale: i partecipanti attuali, sono due operatori e quattro utenti, questi ultimi sono retribuiti con delle borse lavoro dell’ASL RM 6. Durante la trasmissione due dei quattro utenti hanno raccontato come è organizzato il DSM di Pomezia.
Dopo di che è stato un susseguirsi di radio e trasmissioni su tematiche che hanno spaziato un po’ su tutto. Sicuramente un argomento che ha accumunato tutti è stato quello delle rubriche realizzate all’interno dei propri palinsesti. Ad esempio, Radio Pantarei, una radio di Napoli, ha tra le sue rubriche una sui segni zodiacali. Radio Pantarei prende il nome da un laboratorio teatrale presente all’interno della loro ASL: questa radio punta molto sulla narrazione e le parole e il laboratorio teatrale e il laboratorio radio collaborano costantemente, organizzando progetti comuni. Si incontrano due ore a settimana ma in realtà il lavoro è quotidiano.
A questo evento non poteva mancare una radio storica come Radio Ohm di Torino, nata a Chieri nel 2008. Il loro intervento è stato un momento molto condiviso, perché i protagonisti hanno dialogato con tutti gli utenti e le persone delle altre radio presenti in quel momento, esprimendo le loro emozioni e sensazioni in una piacevolissima chiacchierata piena di ritmo, ironia, battute e profondità. Nella tre giorni dell’Expo, si è parlato del network che coinvolge tutte le radio della salute mentale, Larghe Vedute, raccontando cosa sia e ragionando su come continuare a farlo vivere.
Ovviamente per tutto l’evento riguardante le radio, gli onori di casa sono stati fatti dalle radio romane: una fra queste, Radio Fuori Onda, ha fatto da collante ma non per questo non si è presa il suo spazio e non si è resa protagonista, intervistando la dott.ssa Rosaria Argenta e il dott. Antonio Alcaro sulle nuove forme del disagio mentale e su come il contesto cambia il modo di stare male nella nostra società.
Oltre a Radio Fuori Onda, è stata presente un’altra Radio della capitale, Radio Ueb del Centro Diurno di via Monte Santo-ASL Roma1. Anche loro hanno fatto da conduttori e mediatori della manifestazione e hanno arricchito il loro intervento intervistando due organizzatori del progetto, Mariano, componente dell’Associazione Conto alla Rovescia e Daniele Ognibene, Consigliere Regionale del Lazio. Il primo ha raccontato come e perché è nato questo progetto e il suo obiettivo, mentre il secondo ha fatto un discorso molto toccante, riflessivo e interessante, parlando della legge Basaglia e dello stigma, descrivendo la situazione attuale e auspicando quello che ci sia ancora da fare.
Le radio sono arrivate da tutta Italia, anche da molto lontano, come Radio Interferenze di Bolzano. Curiose le ragioni del loro nome. Al momento in cui stava nascendo e dovevano decidere il nome, parlandone in gruppo, chiesero a una ragazza di partecipare all’attività radio, la quale rispose che non dovevano proprio chiederlo a lei, ‘perché aveva troppe interferenze’. Attiva da ben dieci anni, sono un microfono aperto aperto a tutti, anche semplici cittadini. Gli argomenti delle loro trasmissioni spaziano dalla sanità, al benessere, ma più di tutto, la radio is concentra sulle esperienze personali: permettono a chiunque di parlare e discutere sulle proprie paure, di raccontare e descrivere gli ostacoli incontrati nella vita quotidiana. Si riesce così a scoprire tutti insieme la bellezza della diversità e a capire come, in realtà, alla fine, siamo tutti uguali.
Sicuramente tra le protagoniste presenti a queste tre giornate, una realtà davvero particolare e interessante, anche perché proviene da un piccolo centro: la radio di Gubbio, WIP Radio.
Attiva da due anni, attraverso un reportage hanno raccontato come, con una simpatica e commovente usanza nata nel 1980, a Gubbio viene assegnata la patente dei matti. Per ottenerla bisogna avere dei requisiti precisi: essere matto, sognatore, libero, idealista, farsi coinvolgere dalla passione e farsi guidare dal cuore. Questa patente viene assegnata come fosse un battesimo con un rito particolare: si fanno i tre giri della fontana del Bagello e poi si viene bagnati proprio come in un battesimo. È consegnata nel Maggio Gubbino, mese pieno di eventi, tra cui la famosa corsa dei ceri. In questo reportage hanno spiegato perché Gubbio è chiamata la città dei matti. Il collegamento è proprio con la corsa dei ceri, un tipo di gara in cui chi vince in realtà non è il vincitore e se un componente perde il cero, gli avversari soffrono. Un’ottica di competizione quindi, completamente originale e, forse, più sana.
Non sono mancati i contributi degli amici di Radio Collegamenti di Pisa che hanno partecipato ai dibattiti esprimendo opinioni e condividendo momenti di aggregazione.
Infine gli amici di Radio Senza Muri di Iesi che, oltre a dare la loro opinione sull’Expo, hanno raccontato di come, attraverso la comunicazione, si può riuscire a superare la timidezza con la testimonianza diretta di alcuni protagonisti speaker della radio.
Le radio della salute mentale, tutte insieme, si sono espresse in tre bellissime giornate, fatte di accenti e dialetti diversi, stili di comunicazione diversi, ma unite da uno stesso, folle, impulso di uguaglianza, libertà e dialogo. Piccoli esempi di una democrazia possibile.