Giochi di ieri e di oggi

Limportanza di giocare insieme e dal vivo per crescere 

Giocare è una parola, un gesto apparentemente banale, stupido, scontato, ma per i più piccoli significa scoprire, sperimentare, socializzare, crescere, sia individualmente che in gruppo. Come in qualsiasi ambito, nel tempo, i giochi e il modo di giocare sono cambiati. Ma quali sono le differenze tra i giochi di ieri e di oggi? Prima cera sicuramente più creatività, immaginazione e, soprattutto, si stava di più insieme. Ora, con lera della tecnologia, anche il modo di socializzare non è più lo stesso. Vediamo sempre più di frequente i bambini riuniti a distanza, ognuno da casa propria con il PC, per svolgere giochi di gruppo online. Prima della nascita delle varie console, gli incontri e i giochi erano certamente diversi. Gli over 30 ricorderanno i tempi della loro infanzia, con le amichette e gli amichetti, a giocare a campana in un parco o in un cortile. E le indimenticabili corse a nascondino, acchiapparella, le gare con la corda, con la famosa arancia, susina, banana. Quanti pomeriggi a organizzare interminabili partite di calcio o pallavolo: il pallone era uno degli oggetti con cui, in passato, tutti i bambini giocavano e di cui erano innamorati.

Con la palla, infatti, ci si poteva divertire in tanti modi e con tanti giochi, da Palla prigioniera a Palla avvelenata. Ma cerano anche giochi molto più semplici che creavano gioia ed emozione come Un, due, tre stella! dove un bimbo contava faccia al muro fino a tre, per poi girarsi e sorprendere i bambini ancora in movimento, i quali dovevano avanzare verso di lui mentre era girato e bloccarsi allesclamazionestella!. Indimenticabili tutti i pomeriggi di freddo e pioggia quando si andava a casa di amici a fare merenda insieme e a divertirsi con i giochi da tavolo come Indovina chi?, Forza quattro, Gira la ruota, Paroliere, e insieme si sognava con la fantasia, inventandosi storie con gli intramontabili mamma e figlia, o il gioco del dottore, con le bambole e le Barbie che molte bimbe nate negli anni Ottanta avranno avuto, proprio come le macchinine per i maschietti. 

Ormai però i tempi sono cambiati e molti bambini di allora, uomini e donne di oggi, osservando luniverso dellinfanzia nel ricordo della propria, vivono quel pizzico di nostalgia e malinconia, nel vedere svanita la magia di allora. I bambini di oggi vivono le relazioni, i giochi e le emozioni su un altro binario rispetto al passato. Non c’è più quellemozione che si viveva una volta, per certi versi molti bambini oggi possono sembrare più distaccati, freddi e a volte apatici, quasi come se nel giocare ci fosse qualcosa di meccanico, salvo eccezioni. Difficilmente, però, i bambini si riuniscono nelle case, spesso i loro incontri sono digitali. Questo comporta che, per quanto uniti, la condivisione non potrà mai essere la stessa di quella che si crea in presenza. I giochi e gli incontri dei decenni scorsi avevano anche un che di educativo sotto il profilo sociale, perché giocando si può imparare tanto sul prossimo, mentre resta più difficile con la freddezza attuale di una socialità mediata dallo schermo. I bambini crescono con una mentalità completamente diversa, senza conoscere, molto spesso, la bellezza dei valori atavici di certe esperienze e ricordi da portarsi dentro tutta la vita. Spesso la responsabilità è anche delle famiglie, dove non ci sono più la volontà, la voglia e, probabilmente, il tempo di portare i figli in un parco a correre e giocare con altri coetanei, complice anche la società in cui viviamo, che non concede molto tempo libero. La famiglia stessa, in molte occasioni, proietta il figlio nel mondo di internet e a volte, aspetto ancora più grave, è persino fiera di tutto ciò che il figlio fa in tale vortice, non rendendosi conto del danno che reca e di tutte le cose belle di cui lo priva. 

Il gioco è unattività che può sembrare banale, invece è di vitale importanza per i bambini. Lo sono soprattutto i giochi allaperto e di società che permettono ai più piccoli di imparare a crescere e affrontare il mondo. Ieri era più facile ma, chissà, magari un giorno, per la serie delle mode che tornano, si potrà di nuovo giocare come un tempo.