“Trent’anni di orgoglio” : è stato questo lo slogan del Roma Pride 2024, che si è tenuto nella Capitale, con corteo da piazza della Repubblica fino alle Terme di Caracalla. Questa parola d’ordine, che ricorda la strada percorsa e la direzione che si intende continuare a seguire, è stata ben rappresentata da un manifesto di Santiago Olivares, artista colombiano, meglio conosciuto come Sako Asko.
L’opera raffigura un albero maestoso che rappresenta la comunità LGBTQIA+, salda nelle sue radici che continua a crescere rigogliosa nonostante gli attacchi e le violenze subite nel corso della sua storia. Ogni ascia rappresenta un insulto, un attacco subìto da quanti in nome di un proprio culto o ideologia retrograda e profondamente conservatrice, hanno cercato di bloccare la strada percorsa dalla comunità, che, seppur ferita, come quell’albero continua ad andare avanti e a crescere unita e rigogliosa.
Il corteo è stato un arcobaleno di un milione di persone in marcia verso il Circo Massimo, alla testa il sindaco di Roma Roberto Gualtieri insieme alle attiviste del collettivo transfemminista Kinkygirls, in sella alle loro moto. Sul carro ufficiale del Roma Pride è salita la madrina dell’evento la famosa cantante pop Annalisa. I partecipanti si sono messi in movimento intorno alle 16,30 ma la piazza era stracolma da ore.
Quasi quaranta carri, ognuno con altoparlanti tutto volume e scortati da circa un milione di persone, hanno colorato la città . Sono tante le personalità del mondo della politica che hanno voluto prendere parte all’evento e tra la folla non si contavano gli striscioni e i cartelloni utilizzati per rivendicare l’orgoglio gay. L’organizzazione del Pride è gestita dal Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli: un’associazione indipendente, nata nel 1983, dalla fusione di due gruppi romani, “Fuori” e “Collettivo Narciso”.
Si occupa della rivendicazione e della tutela dei diritti civili delle persone LGBTQIA, della lotta ad ogni forma di discriminazione e promuove attività culturali e disocializzazione. Fin dalla sua nascita il Circolo è stato impegnato nel contrasto all’ HIV/AIDS e alle altre infezioni sessualmente trasmesse, promuovendo una corretta informazione e prevenzione su tutte le infezioni sessuali; sostiene le persone con HIV e lotta contro lo stigma. Il Circolo opera nel settore politico, sociale, culturale; collabora con le altre realtà LGBTQIA e con organizzazioni che hanno come scopo la difesa e la promozione dei diritti umani e civili e la lotta alle discriminazioni. In ambito politico lavora contro il pregiudizio omolesbobitranfobico, nel campo dei diritti civili e per una cultura delle differenze, anche con pressioni su mass-media, partiti e istituzioni, al fine di modificare l’atteggiamento discriminatorio sia per orientamento sessuale sia per identità di genere.