Dieci storie su “Dieci donne” della scrittrice Marcela Serrano

Questa volta faremo una pausa con i musei e, visto il periodo natalizio, dedichiamo il nostro spazio a un libro molto interessante e particolare. Il libro è “Dieci donne” di Marcela Serrano, ambientato in Cile e dedicato interamente alle donne. 

Marcela Serrano, scrittrice cilena (1951), racconta la storia di dieci donne; più precisamente nove più una, come si legge in quarta di copertina. Si tratta di nove personaggi, che per motivi diversi vanno in psicoterapia, e la loro psichiatra. La decima decide di farle incontrare tutte insieme per farle confrontare l’una con l’altra, mettendo a nudo le proprie esperienze, i propri disagi e le proprie problematiche e per avere una condivisione con le altre e la stessa psicoterapeuta.  

Molto bella e intensa è la parte iniziale del libro in cui la psichiatra, che per tutte è Natasha, le vede arrivare e scendere da un pulmino che le ha portate allo studio. Lei le osserva dalla finestra e commenta l’arrivo di quelle donne che durante il viaggio hanno fatto amicizia tra loro. Natasha in questo capitolo ce le presenta e ci fa familiarizzare con loro, facendoci entrare subito nella narrazione. Comincia, infatti, col commentare, conoscendo il carattere e il modo di essere di ognuna: chi si sarà svegliata presto, chi avrà fatto fatica, chi si sarà agitata di più, chi di meno, chi avrà messo più cura a vestirsi e chi no, e così via. Non tralasciando nemmeno la descrizione dell’ambiente esterno, un paesaggio molto bello che non può assolutamente sfuggire al lettore. 

L’aspetto più curioso e particolare di questo libro è il modo in cui è strutturato. L’autrice, infatti, ha dedicato un capitolo a ogni singola protagonista che racconta la sua storia durante la seduta attraverso lunghi monologhi. Questo fa si che il lettore vive sulla pelle, mentre legge, una classica terapia di gruppo o mutuo aiuto, dove si sta tutti in circolo e ognuno, a turno, racconta di se mentre gli altri ascoltano, intervenendo a volte con qualche piccolo commento.  

Sono nove storie completamente diverse da loro ma che hanno in comune la psicoterapia con Natasha. Donne completamente diverse, per età, per esperienze di vita, per ceto sociale. Ma tutte hanno lo stesso bisogno: superare traumi del passato e, con l’aiuto della psichiatra, tornare piano piano alla normalità. Donne che nella diversità sono anche molto simili. Le esperienze delle protagoniste spaziano da quelle drammatiche, gravi e meno gravi, in seguito alle quali tutte hanno finito per non accettarsi e non sentirsi accettate.  

Troviamo tra le protagoniste l’attrice bella e tanto cercata che nessuno vuole più per gli anni che avanzano; la donna che ha vissuto con una famiglia rigida e molto religiosa che ha condizionato la sua vita ingessandola mentalmente; la donna che deve affrontare la diversità di essere omossessuale e che non viene accettata in primis dalla famiglia; la donna che subisce una violenza sessuale e si ritrova un figlio che non accetterà se non con molta fatica, cadendo nel baratro dell’alcolismo. Nella vita delle protagoniste è ricorrente il trauma del lutto e dell’alcolismo, nel libro sicuramente al centro ci sono emozioni e sentimenti molto forti.  

La psicoterapeuta non partecipa alla seduta perché al fianco delle protagoniste c’è la sua assistente, ma la sua storia viene raccontata da quest’ultima, una storia piena di significati e per certi versi inaspettata. Una vita, quella di Natasha, che non ti aspetti, perché una psichiatra viene vista sempre come una figura perfetta e senza problemi, ma in realtà piena di episodi molto toccanti ed esperienze forti che l’hanno portata a fare quel lavoro.  

In questo libro, attraverso il mondo femminile, ogni donna può riconoscersi in qualcuna totalmente o anche solo in parte in tutte, come in un puzzle che si costruisce pezzo per pezzo, ciascuno preso da una protagonista diversa. Dieci donne, un libro molto bello e denso di significati, anche se alcuni racconti forse sono un po’ troppo lunghi, ma molto particolare e che vale la pena leggere.