“L’arte che abilita” e “Ricicla-mente”: due progetti artistico-riabilitativi uniti in mostra

L’arte che abilita e Ricicla-mente sono i nomi di due progetti artistico-riabilitativi che vedono protagonisti gli utenti del “Centro Studi della Scoliosi” del quartiere Miano di Napoli. Qualche giorno fa, in vista del Natale, è stata allestita una mostra con le opere realizzate dai ragazzi portatori di diverse forme di disagio psicomotorio nel corso dei due laboratori.

L’obiettivo principale di entrambi i progetti, dice Marzia Polidoro (educatrice e ideatrice della mostra), è quello di “rendere partecipi i ragazzi del processo di metamorfosi e rinascita di oggetti di scarto appartenenti alla loro quotidianità come tappi di bottiglia, carta del pane, rotoli di carta igienica e scatole di scarpe”. Un progetto artistico creativo, ingegnoso, minuzioso e sfaccettato. Oltre agli oggetti di uso quotidiano, per la realizzazione delle opere mostrate nelle foto sono stati utilizzati molteplici materiali come fogli e cartoncini di varie dimensioni, colori acrilici, pittura a dita e per tessuti, colla glitter, gessetti, tempere e acquerelli. Come si può vedere dalle foto scattate da Marzia, i colori sono tanti e vivaci come le energie positive che essi attivano. L’arte ha saputo donare vitalità, allegria e dinamicità agli artisti che vi hanno lavorato e che a loro volta, tramite le opere, hanno saputo trasmettere queste sensazioni all’osservatore.

Lo scopo dei laboratori è infatti quello di mantenere viva sia la mente stuzzicando l’ingegno sia la coordinazione motoria degli artisti che hanno realizzato le opere. Ogni opera d’arte è frutto dunque di una rinascita simbolica dove gli oggetti e i materiali non sono altro che la metafora concreta ed estetica di quel processo interiore di metamorfosi e crescita della persona.

Foto di Marzia Polidoro