Un’aquila regina aveva il monopolio su tutto.
O meglio… quasi tutto.
Regnava sia sui bastoni, sia sui denari. I bastoni, in realtà, erano sei tronchi d’albero tagliati male e i denari erano sette piatti ben adornati, ognuno con un viso ritratto al centro.
L’aquila regina, era molto più benvoluta di quanto si potesse immaginare, quando passava volando sopra i tronchi e i piatti, tutti danzavano felici.
Si accigliava in una sala occasione, quando piatti e tronchi si mischiavano tra loro, formando un gran caos. Allora, in quei momenti, l’aquila regina ristabilirò l’ordine. L’aquila regina, però si portava un grande dolore, un forte vuoto dentro, la morte del padre, scomparso prematuramente, l’affliggeva non poco in certi momenti. Dal momento che sia i tronchi che i piatti erano a conoscenza del malessere dell’aquila regina, ogni tanto erano soliti organizzare feste per lei. Ed è in quei momenti che l’aquila regina ritrovava sé stessa, perché riusciva a calmare quel vuoto.
L’aquila regina, i tronchi e i piatti dorati fan tutti festa insieme.
