Le carte raccontano

di Laboratorio Digital Story Tekking

La Gemma, Il Nano, la Fontana, I Pianeti sono solo alcune delle quaranta carte di “Seminare storie” : il progetto del laboratorio di Digital Story Telling del Centro Diurno San Paolo ( Dipartimento di Salute Mentale Asl Roma2), nato dall’esigenza di narrazione insita in ciascun individuo.  

Sono carte da gioco? Forse, ma anche molto altro. Le carte nascono dalla produzione di un’intelligenza artificiale alla quale viene data in pasto una frase, una parola, un titolo. Il titolo di cosa? Di un racconto. Ogni racconto ha una genesi diversa però. Molti provengono dal camminare insieme col gruppo trekking, alcuni sono racconti individuali, altri corali. Taluni seguono una traccia proposta dagli operatori, altri sono libera espressione dei ragazzi. Gli stimoli sono stati innumerevoli: il binomio fantastico (Gianni Rodari docet), le fiabe popolari, i miti dall’antica Grecia, le leggende dell’Alto Adige, il limerick ( un non sense o un breve componimento umoristico), le favole sbagliate, i film, la personificazione dell’oggetto, i giochi di ruolo e chi più ne ha più ne metta… Quindi una carta, prende vita da un titolo, da un racconto. Ma alcuni sono racconti di racconti o viceversa racconti provenienti dalle carte, in una dinamica di narrazione circolare creativa.  

Le carte sono raggruppate per colore ( bianco, giallo, marrone…..), ognuna ha il suo titolo e la sua storia, la cui origine ormai è confusa. Alcune sono il punto di arrivo di un lungo processo, in altri casi la narrazione è nata dall’immagine della carta che per tanti motivi era orfana di storia o di titolo. Una treccia i cui fili si mescolano e forse non è poi così importante sapere se è nato prima l’uovo o la gallina. 

Il digital story telling è stato fin dalla sua nascita, più di cinque anni fa, un laboratorio camaleontico, in grado di adattarsi alle esigenze del suo contesto, ma alla sua base i principi sono sempre stati immutati: narrare storie, con e attraverso il gruppo, utilizzando e apprendendo strumenti informatici e digitali.  Da due anni il laboratorio è stato informalmente rinominato “Digital story trekking”. Da allora infatti c’è stata una commistione con il gruppo del trekking dei ragazzi under 30. 

Ciò che è importante è che queste storie sono autentiche, inedite, nascono dal desiderio di esprimersi e narrare il cammino, che ha a che fare con la montagnaterapia, un progetto più che mai caro ai partecipanti, in memoria di Sergio Nascimbeni, ex direttore del Csm, che lo ha sostenuto negli anni con coraggio e con una disordinata genialità che manca ogni giorno.  

Chi vuole leggere e giocare con le 40 storie può trovarle alla pagina riassuntiva “Seminare storie” (clicca qui).