La Costituzione italiana, che per l’immaginario collettivo è un mero testo cartaceo, freddo e inchiostrato, dovrebbe essere pensata come una persona, uomo o donna che sia, molto sensibile e altruista.
Per dare solo un’idea di quanto sia prodiga verso i propri cittadini e di quanto sia importante soprattutto per le categorie più deboli del paese basta citare l’articolo 38: “Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale. Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato. L’assistenza privata è libera”. Ma anche l’articolo 32: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.
Insomma, se siamo nel pieno delle nostre facoltà mentali e malauguratamente durante la nostra vita incappiamo in una crisi di disagio psichico, la “persona” alla quale dovremmo riferirci è la Costituzione, pregna di principi fondati sulla sensibilità sociale e l’altruismo. La legge Basaglia è chiaramente ispirata ai principi costituzionali: infatti l’attenzione e la cura alle fasce deboli della popolazione sono prerogative esposte sotto la voce di assistenza sociale, tanto più per invalidi con disagio psichico. La libertà della persona e l’assistenza ai disagiati sono il punto in comune tra la legge Basaglia e la Costituzione.
Immaginando di nuovo la costituzione come una persona, potremmo idealizzare che la legge Basaglia sia figlia di essa, altrettanto attenta ai diritti umani e alle fragilità della società, con la sola differenza specifica per cui la legge 180 si estrinseca nel campo della salute mentale. Il diritto alla pensione d’invalidità e il diritto alle cure per i pazienti psichiatrici sono gli aspetti fondamentali che rendono l’idea dell’altruismo della Costituzione, aspetti tanto più evidenziati dalla legge 180, la quale, essendo una legge a carattere libertario, “figlia maggiore” della Costituzione, è tesa a migliorare gli strumenti messi in campo dallo Stato per la fetta di società che è coinvolta nel settore della salute mentale.
Non tutti credono molto nella Costituzione, ma è ad essa che facciamo capo per il vivere civile. In Italia, molto probabilmente, i più sono scoraggiati dalle precarietà presenti sul territorio, nonostante l’altruismo garante dei diritti della carta costituzionale. Ma quel che è certo è che dobbiamo fidarci di questa “persona” così sensibile ai problemi altrui.
Foto di Paolo Barzman | Flickr | Creative Commons