All’Antica Stamperia Rubattino, Associazione Culturale nel centralissimo quartiere Testaccio, nata dalla trasformazione di una storica stamperia romana, si è ripreso dal 10 luglio a fare musica ogni venerdì, proprio come ai vecchi tempi.
Riparte così la musica live della rassegna musicale Sopra c’è Gente con una grande festa di apertura dopo il lockdown, dove si sono alternati sul palco i seguenti artisti: Fabrizio Emigli, Marco Pichiorri, Andrea Albieri, Leonardo Clyde Guelpa, Valente Carlo, Marco Perfetto, Ernesto Bassignano, Valerio Billeri e Agnese Valle.
La ripresa è ovviamente nel rispetto del decreto, per cui sono previsti nel locale 40 posti a sedere a distanza di sicurezza, mascherine e altre norme di igiene e di prevenzione, come ad esempio quella che prevede che i soci lascino, tra i dati personali, il numero di cellulare al momento del tesseramento.
Ma eccoci, la campana del Folkstudio suona e, dopo la presentazione di Paola, responsabile del locale, si inizia ad ascoltare Fabrizio Emigli (il direttore artistico intervistato nel bel mezzo della quarantena da 180 gradi) che apre da solo con i suoi brani. Sembra che l’incantesimo si sia rotto, l’occhio delle streghe allontanato, riprende la musica, riprende la magia.
A seguire si esibiscono i Moth con Andrea, Leonardo e Marco (nipote di Fabrizio e Paola e parte dello staff dell’Antica Stamperia Rubattino) che, con due chitarre e voce, ci presentano un brano inedito in inglese: le due chitarre si fondono tra accordi, arpeggi, assoli come fossero un solo strumento e Andrea ci mette la voce.
Basta mantenere le distanze e indossare la mascherina. Si può fare, non ce lo togliete!
Si esibisce poi Ernesto, un’altra colonna portante del Folkstudio, con chitarra e voce, raccontandoci aneddoti storici; poi Valerio, anche lui accompagnandosi con la chitarra.
Lo scopo di Sopra c’è gente è permettere ai cantautori di esibirsi con brani propri: c’è chi presenta il nuovo album in uscita, come Agnese, in una performance pianoforte e voce, o come Marco che, esibendosi con chitarra e voce, ci presenta una sua canzone scritta durante il lockdown; allo stesso modo Carlo, accompagnato sul palco solo dalla sua chitarra, ci fa ascoltare un brano composto durante la quarantena.
Dall’atmosfera e anche dai temi portati sul palco da alcuni cantautori risulta evidente che il lockdown è stato duro ma anche molto produttivo per tutti questi artisti.
Sopra c’è gente e i suoi amici sono tornati a fare musica, dopo una stagione di chiusura, con l’obiettivo di vederci a settembre/ottobre per ricominciare davvero.
La musica non si ferma.
Daniel Dell’Ariccia