World radio & podcast day all’Università Roma tre.
Intervista a Marta Perrotta

Si parla di radio e comunicazione all’Università Roma Tre. Il 13 febbraio presso l’ Aula magna del Rettorato in via Ostiense, in occasione del Trentennale dell’Ateneo, si sono confrontati vari relatori del settore radiofonico, tra cui molti docenti universitari, con la collaborazione di Rai Ufficio Studi e Confindustria Radio Tv.

I temi principali affrontati sono stati la ricerca e l’innovazione che hanno cambiato il modo di fare radio. Dove inizialmente c’erano solo le radio analogiche in FM, passando per walkman, lettori CD, mp3,oggi ci si collega ovunque via blutooth col cellulare di conseguenza con le varie app si può ascoltare musica o accedere a contenuti video. Insomma in pochi anni si è verificata una vera e propria rivoluzione nel settore radiofonico. E poi c’è il fenomeno dei social network, che sarebbero tutti da analizzare.

Con l’occasione abbiamo rivolto alcune domande a Marta Perrotta, coordinatrice dell’evento e docente universitaria di Roma Tre:

Da dove nasce l’idea di questo evento?

Oggi è la giornata della “World radio day ” che noi abbiamo intitolato “World radio & podcast day”, perché la radio non è solo ascoltare ma è costituita anche contenuti sonori, l’obiettivo della giornata è  la radio di oggi, ma anche quella del il futuro.

Qual è l’obiettivo che persegue questo evento?

Sensibilizzare tutti gli studenti, le studentesse e  gli operatori del settore, sulla centralità di questo mezzo di comunicazione. Per esempio sappiamo della sua importanza per la pace e  il dialogo, o quanto la radio sia rilevante per parlare e soprattutto ascoltare. Il secondo obiettivo sicuramente è quello di festeggiare i 30 anni di Roma Tre. 

Nonostante la radio sia uno strumento antico può ancora dare tanto nella nostra società?

E’ un mezzo che può dare ancora tante soddisfazioni e questo lo capisce molto bene chi sta nel settore. Attraverso un microfono, anche con poche risorse, si può fare la storia, lo dimostra come la radio è stata fondamentale per comunicare in momenti difficili e brutti come gli scenari bellici.

Professoressa cosa insegna? Cosa vuol dire per lei insegnare all’università?

 Insegno radio e TV a ragazzi di vent’anni, una materia impegnativa ma molto bella e interessante. Si tratta principalmente di insegnare i modelli della società e le realtà  del momento e di come questi modelli devono essere seguiti e rispettati.

Come funziona il format di Radio Roma Tre?

E’ uno spazio riservato a tutti gli studenti di Roma Tre. E si può scegliere tra più discipline online: dagli spazi storici a quelli scientifici, ecc ecc….per ora è attivo un format tre volte a settimana, ma il traguardo è quello di disporne tutti i giorni.

Perché è importante aggiornarsi continuamente per fare radio?

La radio cambia e il mondo cambia, per qualche anno siamo stati fermi, ma ora siamo ripartiti. Cambia la tecnologia e bisogna stare al passo con i tempi per non rimanere indietro.  Quindi bisogna essere sempre aggiornati.

E’ stato impostante per una radio web della salute mentale, avere un confronto con una docente universitaria che insegna radio nella vita; che attraverso i nostri microfoni ha dimostrato molta passione e disponibilità.

di Daniel Dell’Ariccia e Anita Picconi