Roma, 10 novembre – Oggi in piazza, manifestazione contro il ddl Pillon

 

Siamo andati alla manifestazione di oggi a Roma contro il decreto Pillon per sentire le voci di chi protesta fortemente contro questa proposta di legge. Ne abbiamo parlato con Daniela Amato – Centro antiviolenza L. I. S. A., Susanna Costella – Rete la città delle donne, Arianna Di Vitto – Collettivo femminista radicale – Radfem Italia e  Giulia Potenza, Responsabile nazionale dell’ Udi – Unione donne in Italia.

 

Rassegna stampa

 

Da fonti del ministero della Famiglia emerge che si tratta «di una iniziativa parlamentare del senatore Pillon: seguirà il suo iter parlamentare e non è stata sottoposta al giudizio preventivo del ministro Fontana. Come tutte le proposte legislative avrà la possibilità di essere migliorata e modificata». Poco meno di un mese fa il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Pari Opportunità e alle Politiche Giovanili Vincenzo Spadafora aveva pubblicamente dichiarato: «Non possiamo accettare la proposta del senatore Pillon così come è stata formulata».

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Percorrerà l’intero territorio nazionale, dal nord al sud alle isole, la grande mobilitazione che oggi è stata organizzata per dire no al disegno di legge firmato da Simone Pillon, senatore leghista che avrebbe in mente di porre le proprie mani insipienti sulla libertà delle donne e sui diritti acquisiti in tema di separazione e affido condiviso – in particolare. Saranno più di cento le piazze che in queste ore si agiteranno, grazie a Non Una di Meno e ai centri antiviolenza della rete Di.Re. che in questi mesi (e anni) hanno svolto un lavoro articolato nei singoli contesti. La tessitura che ora si viene a configurare è sintomo di una dislocazione tanto preziosa quanto necessaria, soprattutto in questo particolare momento storico in cui l’idea di Simone Pillon e dei suoi sostenitori (che mentre inneggiano alla «vita» per il «bene» hanno l’aria resistibile di becchini agghindati per portarci al camposanto), sarebbe quella di costringerci a una narrazione farlocca e ipocrita della realtà. Molte sono le ragioni che in questi mesi hanno causato l’imbarazzo anche da chi in teoria dovrebbe essere alleato con Pillon, (uno per tutti, il sottosegretario del m5s Spadafora).

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Servizio di Anita Picconi e Francesca Ruggieri