L’odio per le strutture psichiatriche, gli psichiatri, e gli psicologi

GIORGIO POLZELLA

Non bastano i crimini nel mondo. Non bastano le uccisioni, le politiche di persone di che di politica non ne capiscono niente, non basta l’inquinamento acustico ed atmosferico, non basta l’insensibilità delle persone, l’arroganza degli arroganti e la prepotenza delle ragazze, non basta l’ignoranza, la noncuranza, o l’abbandono. A tutto questo Ben (ma è davvero un bene?) di Dio si sono aggiunti senza alcun preavviso, o, senza neanche nessuna beneagurante accoglienza, le strutture psichiatriche, gli psichiatri, e gli psicologi. Di cosa parlo? Ma nient’altro che di tutte le persone che, per un motivo o per un altro, si sono ritrovate ad avere a che fare con le suddette cose di cui sopra; parlo solo a nome degli innocenti, ovviamente, non di coloro i quali ne avevano, o avranno, o ne hanno veramente bisogno. E gli innocenti non sono nient’altro che le vittime di questo sistema psichiatrico, almeno per come è nato, vissuto, o progettato in Italia. In poche parole, psichiatri e psicologi, si arrogano il diritto di elargire senza alcun buon motivo psicofarmaci o permanenze gratuite (spesso molto prolungate negli anni) in posti ben ameni, come le Comunità Terapeutiche, gli SPDC, le varie Cliniche da ricovero, eccetera. E la cosa assurda è che tutto questo continua anche adesso! E la cosa ancora ancora più assurda è che molti pensano che sia giusto così. E’ incredibile quante persone puoi trovare, in giro, o meglio ancora in una struttura che abbia a che fare con la psichiatria, per la quale puoi facilmente diventare, o addirittura essere un malato mentale. Da questo nasce tutto l’odio per gli psichiatri e gli psicologi – e le strutture psichiatriche che li ospitano – in quanto persone che si arrogano il diritto di capire qualcun altro, mentre non hanno trovato neanche loro stesse. Vorrei che tutti quanti potessero provare la gioia degli psicofarmaci ad effetto prolungato. Continuate pure a leggere, ma se poco a poco vi rivolgete ad uno psichiatra o ad uno psicologo, potreste essere voi i prossimi, sapete, il mondo è malato…