DSM: la transessualità non è più un disturbo mentale

Il disturbo dell’identità di genere, disturbo presente nelle precedenti versione del manuale diagnostico caratterizzato da una forte e persistente identificazione nel sesso opposto a quello biologico, non esiste più.
Il DSM 5 sottolinea come la non conformità di genere non sia un disturbo mentale; il disturbo nasce se c’è significativo disagio associato a questa condizione. Tale disagio è stato definito disforia di genere, un disturbo associato specificatamente alla forte sofferenza che può accompagnarsi al sentirsi ‘di un altro genere’. Questo disturbo ha un capitolo a sé e nella nuova classificazione non è più inserito accanto a parafilie (perversioni) e disfunzioni sessuali come nelle edizioni precedenti. Molte delle considerazioni proposte dal movimento transgender durante la stesura del manuale sono state accolte e questo cambiamento diagnostico rappresenta un grande passo avanti per la lotta ai pregiudizi che riguardano la transessualità.
Foto Luca Ricci di Regno | CC License