Immagine corporea e benessere psico-fisico
“Hai mai realizzato quanto il tuo corpo ti ami? Cerca sempre di tenerti in vita. Si assicura che tu respiri mentre dormi, impedisce ai tagli di sanguinare troppo, aggiusta le ossa rotte, cerca sempre modi per sconfiggere le malattie che potrebbero colpirti. Il tuo corpo ti ama così tanto, è ora che questo amore venga ricambiato”( Anonimo).
L’immagine corporea è un processo in continua autocostruzione, di differenziazione e di integrazione di tutte le esperienze della vita, percettive, motorie, affettive e sessuali. C’è una componente cognitiva, una percettiva, affettiva e infine quella comportamentale, ovvero tutto ciò che viene compiuto per controllare, curare, alterare o nascondere il proprio corpo.
Nei primi due anni di vita, la percezione che si ha del proprio corpo, è rappresentata principalmente dal sentire attraverso l’utilizzo dei sensi. A partire dai tre anni, il bambino inizia a riconoscere la propria immagine nello specchio e dal quinto anno in poi capisce e differenzia il corpo altrui dal proprio, comprendendo similitudini e differenze.
Durante l’adolescenza il corpo subisce diversi cambiamenti ed inizia a diventare un luogo di proiezioni e percezioni che potrebbero divenire disfunzionali. C’è un continuo paragone tra il proprio corpo percepito e il corpo ideale e, maggiore è la percezione di una discrepanza, maggiore è la sofferenza. In sintesi, l’immagine corporea dell’adolescente, la rappresentazione della propria fisicità, è una complessa strutturazione che risente di fattori sociali, psicologici ed emotivi. L’insoddisfazione nei riguardi del proprio corpo è molto diffusa e in alcuni casi può portare livelli di sofferenza tale che potrebbero interferire, se non addirittura compromettere, la vita delle persone e il benessere psicofisico.
In uno studio del 2019 della York University, si è indagato il rapporto tra il proprio aspetto fisico in giovani donne con un’età compresa tra i 17 e i 27 anni e l’utilizzo dei social. I risultati sottolineano che queste donne percepivano una maggiore insoddisfazione del loro aspetto dopo aver guardato, sui social network, immagini e foto che percepivano più attraenti. Il confronto continuo, anche inconscio, a cui si è sottoposti sui social network ha il potenziale di influenzare la propria percezione e la propria valutazione. Questi infatti enfatizzano ed estremizzano l’immagine corporea, che può diventare il centro su cui focalizzare la realizzazione del proprio benessere psico-fisico. Il disturbo dell’immagine corporea viene definito come “un’alterazione del modo in cui il soggetto vive il peso o la forma del corpo o l’eccessiva influenza del peso o della forma del corpo sui livelli di autostima”. C’è, quindi, una relazione esasperata tra autostima ed aspetto esteriore, tale per cui un’immagine corporea associata a sentimenti negativi diventa il motivo scatenante di vissuti d’ansia, depressione, inadeguatezza sociale, autosvalutazione e potrebbe portare alla presenza di disturbi del comportamento alimentare come anoressia, bulimia, alimentazione incontrollata. In particolare, l’età adolescenziale è da attenzionare perché il corpo subisce importanti cambiamenti, ma soprattutto perché in essa si gettano le basi per la costruzione dell’identità personale; tramite la ricerca di controllo sul proprio corpo si configura un tentativo di ricerca della propria soggettività.