Ebbene sì il Natale nel mondo non viene celebrato allo stesso modo, ma ogni paese ha le sue tradizioni e i suoi personaggi caratteristici.
Forse la celebrazione delle feste natalizie più distante da noi italiani è quella che si celebra in Australia. Lì la fanno da padroni caldo, umidità, afa e sole che scotta la pelle già dopo un paio di minuti. La maggioranza della gente è in shorts e infradito, le giornate sono lunghe e nell’aria ci sono i profumi dell’estate. Come ci si può preparare al Natale con un clima del genere? Innanzitutto, si partecipa ad una Chrimas Carols night, una delle tante serate con canti natalizi che vengono organizzati nei paesi o nei suburbs delle grandi città dove ragazzi e adulti, gruppi di appassionati o membri di associazioni si esibiscono nei canti di Natale. A livello nazionale, c’è un vero e proprio concerto basato su questa tradizione che viene trasmesso in tv.
Poi c’è l’albero di Natale che in Australia è un must, ma in generale quello che fa letteralmente impazzire gli australiani sono gli addobbi e le luci di Natale. Una differenza sostanziale rispetto al nostro Natale è il cibo protagonista delle giornate del 24, 25, 26 dicembre. Per la Vigilia e Natale si preparano insalate, si cucina anatra o tacchino e tantissimo pesce. Mentre per S. Stefano, che nei paesi anglosassoni si chiama Boxing day, è previsto un barbecue e tanta birra con gli amici. Per gli amanti dello sport questo giorno rappresenta un momento importante, è infatti l’inizio della regata più famosa d’Australia: la Sidney-Hobart (Tasmania). Infine, per gli amanti dello shopping, è anche il giorno in cui cominciano i saldi australiani.
Le feste natalizie in giro per l’Europa sono piene di personaggi fantastici e anche un po’ grotteschi, in alcuni casi molto diversi dalle nostre figure di riferimento in Italia. È il caso dell’Islanda dove i protagonisti di queste feste sono i 13 Jólasveinar, tutti fratelli dai nomi impossibili che richiamano le loro monellerie: Lecca Mestolo, Ruba Salcicce, Sbircia dalle Finestre per dirne alcuni. La tradizione vuole che a partire da 13 giorni prima di Natale i Jólasveinar scendano dalle montagne, uno ogni notte, per rubare cibo e far scherzi agli uomini, ma anche per lasciare un regalo ai piccoli. Infatti, i bambini mettono accanto alla finestra una delle loro calzature più capienti prima di coricarsi e il mattino successivo chi si è comportato bene troverà un piccolo dono lasciato dallo Yule Lad che quella notte è sceso dalla montagna. Se i bambini sono stati cattivi, troveranno una patata cruda e raggrinzita. A partire dal 25 dicembre, i Jólasveinar, tornano sulle montagne uno alla volta. L’ultimo è sempre Accatta Candele che, in analogia con la nostra Befana, risalendo il 6 gennaio porta via con sé tutte le feste.
Se decidete di passare il Natale in Austria o Ungheria sappiate che dovete fare i conti con i Krampus. Autentici demoni, con tanto di corna, lunghi peli e sguardo malefico, che portano con sé catene ed un cesto nel quale rinchiudere i bambini cattivi. Il Krampuslauf è la tradizionale parata dei Krampus in cui gli adulti vestono i panni della tremenda creatura. Bambini austriaci e ungheresi, attenti alle marachelle che combinate!
In Spagna invece i bambini possono prendere a bastonate un albero e invitarlo “a fare la cacca”. Il protagonista delle feste natalizie è infatti il Tió de Natal (ceppo di Natale), un personaggio mitologico catalano alla base di una tradizione molto radicata in Catalogna. Nel giorno dell’Immacolata Concezione, si inizia a dar da mangiare ogni notte al tronco e si copre con una coperta di colori vivaci affinché non abbia freddo durante la notte. Il giorno di Natale il Tió de Natal diventa oggetto di una piccola cerimonia in ogni casa catalana. I bambini cantano una canzoncina mentre picchiano il ceppo con dei bastoni recitando: caca tió, caca torrone, per la nascita di Nostro Signore, altrimenti ti darò un colpo di bastone. Dopodiché viene tolta la coperta e si scoprono i dolciumi. Buon appetito!
Attraverso queste diverse tradizioni natalizie vi abbiamo portato un po’ in giro per il mondo alla scoperta di diversi modi di passare il Natale. A voi che vivete in Italia auguriamo di mangiare molto, divertirvi con parenti e amici intorno all’albero di Natale e di scartare molti doni. Buon Natale!
Foto di Fabio Meli Flickr – CCLicense