Il 2 e il 5 settembre con il Seat Music Awards svoltosi all’Arena di Verona è tornata la musica dal vivo in presenza, seppure ridotta, del pubblico: 3808 gli spettatori nell’anfiteatro, e tanti altri che, da casa, hanno seguito l’evento in diretta su Rai 1. A condurre lo show Carlo Conti e Vanessa Incontrada. Quest’anno la manifestazione musicale si è svolta a sostegno dei lavoratori dello spettacolo, senza i quali non si potrebbero fare eventi e concerti. A loro che sono stati fermi durante il lockdown e che stanno attraversando un periodo difficile, saranno devoluti i proventi dei messaggi e delle telefonate. Quest’anno inoltre i cantanti hanno deciso di non ricevere i premi per i brani più ascoltati e acquistati ma di devolvere i ricavi delle serate al fondo COVID 19 – Sosteniamo la musica di Music Innovation Hub, supportato da Spotify e promosso dalla Federazione Industria Musicale Italiana.
Sul palco sono saliti oltre 50 artisti e cantanti famosi, che si sono esibiti con cover o canzoni proprie. Tiziano Ferro ha interpretato Rimmel di Francesco De Gregori; Eros Ramazzotti ha cantato alcuni dei suoi brani storici come Più bella cosa; Francesco Gabbani si è esibito nel suo brano estivo Il sudore ti appiccica; Boomdabash e Alessandra Amoroso hanno duettato su Karaoke, tra i tormentoni dell’estate, e sentire il pubblico cantare è stato da brividi, tra l’altro questa canzone è un vero e proprio sfogo post Covid-19, per esorcizzare l’esperienza di isolamento della quarantena, infatti il ritornello dice:
“Voglia di ballare
un reggae in spiaggia
voglia di riaverti
qui tra le mie braccia
in una piazza piena
per fare tutto quello che non si poteva.”
Insieme al Seat Music Awards, nella stessa raccolta fondi, c’è stata la Partita del cuore, una serata dove vip dello spettacolo hanno giocato gli uni contro gli altri in diverse partite di calcio.
Facendo qualche passo indietro, tra l’inverno e la primavera segnati dal lockdown, in molti tra cantanti e musicisti si sono uniti in eventi dalla portata mondiale, come One World: Together at Home. L’iniziativa promossa da Lady Gaga ha coinvolto artisti da tutto il mondo, tra cui Paul McCartney, Elton John, J-Lo, The Rolling Stones, Eddie Vedder, insieme Celine Dion, Andrea Bocelli, Lady Gaga, John Legend e il pianista Lang Lang e tanti altri che si sono esibiti direttamente dalle loro case in performance di tutti i tipi, proponendo cover famose o brani propri. Su YouTube è possibile recuperare l’intero concertone della durata di sei ore, i cui proventi sono stati devoluti al COVID-19 Solidarity Response Fund for the World Health Organization.
Un’altra interessante iniziativa solidale, che ha coinvolto stavolta le persone comuni, è stata la sfida “Album covers della quarantena” con l’hashtag #AlbumCoverChallenge, nata su Instagram durante il lockdown per combattere la noia con la creatività. La competizione consiste nell’imitare e ricreare la cover di un album musicale e vi hanno partecipato molti utenti che hanno riprodotto le copertine di album musicali famosi per poi venderle online e raccogliere fondi a sostegno dell’Ospedale Spallanzani.
Da inizio lockdown l’emergenza coronavirus ha smosso, e continua a farlo, gli animi, il sentimento di solidarietà e la creatività degli artisti, come Chris Martin (Coldplay), Dua Lipa e Anne-Marie che hanno collaborato alla cover di Time Like These dei Foo Fighters, con la quale sono stati raccolti dei fondi a sostegno delle organizzazioni Children in Nee e Comic Relief. Come non citare poi il ritorno di due istituzioni, una del cantautorato americano, l’altra del rock britannico nonché del costume degli anni cinquanta: si tratta del ritorno di Bob Dylan e dei Rolling Stones (cui 180gradi ha dedicato un approfondimento) che, dopo ben otto anni, sono tornati a far sentire le loro voci con due inediti che parlano (anche) del coronavirus.