“Per fortuna che sei venuto, portami a vivere”. L’esperienza pratica di un operatore domiciliare

Lavorare in Salute Mentale non è facile. Soprattutto se viene fatto con professionalità e passione. In questa intervista, insieme a Gian Paolo Parenti, responsabile del progetto ‘Un Compagno per un Adulto” ed esploriamo la dimensione pratica di questo lavoro, che quando viene valorizzato, fa la differenza, aiutando in modo molto concreto le persone nel proprio percorso di cura.

 

Per fortuna che sei venuto“, “Senza di te, faccio fatica a varcare la soglia” sono espressioni che ben rappresentano l’aiuto che viene dato alle persone, i ‘pazienti’, che affrontano quotidianamente i pesanti sintomi legati al disagio mentale grave.


Ci facciamo raccontare una dimensione sommersa dell’assistenza, una dimensione decisiva eppur spesso ignorata dai servizi socio-sanitari: la dimensione dell’aiuto ‘relazionale’, del supporto concreto di una persona che si prende cura di te attraverso il dialogo, la condivisione ed il supporto concreto.
L’operatore ‘sociale’ è una figura decisiva nell’assistenza e nella riabilitazione, un operatore che accompagna la persona dall’isolamento alla ‘voglia’ di trovare un lavoro e riprogettarsi una vita.