Col decreto Rilancio attuato lo scorso 17 giugno, il Governo Conte bis ha istituito la possibilità di poter usufruire di un bonus vacanze rispettivamente di 500 euro per le famiglie con ISEE inferiore a 40.000 euro, di 300 per le coppie e di 150 per i single d’Italia. Spendibile sul territorio italiano, direttamente in strutture ricettive come alberghi, Bed and Breakfast e agriturismi, il bonus sarà usufruibile fino al 31 dicembre 2020.
La misura presa dal Governo sembra incentivare davvero le vacanze degli italiani, infatti, già dai primi giorni di luglio si sono registrate 300.000 domande, di cui, al solo 1° luglio, ben 146.000 famiglie ne hanno inoltrato richiesta.
Per usufruirne, però, bisognerà escludere le piattaforme di prenotazione come Booking, Airbnb, Expedia, ecc. E sarà possibile farne domanda attraverso l’app IO, scaricabile su dispositivi mobilie con l’uso di identità SPID o carta d’identità elettronica.
Le stime segnano che ben il 50% degli italiani potrebbe aver diritto ai benefici economici di questa misura di legge attuata per favorire la ripresa del nostro settore turistico, indebolito dalle misure restrittive del Governo necessarie per la gestione dell’emergenza COVID-19.
Lo stesso Pier Paolo Baretta, sottosegretario al Ministero dell’economia, ha fatto sapere che “Il turismo è il settore più esposto perché rischia una falsa partenza, una riapertura senza clientela. Sarà certamente un’estate difficile e abbiamo l’esigenza di non perdere la stagione. Per questo ci sarà un contributo per le vacanze degli italiani in Italia. La platea sarà definita in base al reddito”.
Infatti, la stessa Confturismo stima che solo nel periodo marzo-maggio c’è stata una perdita di 7,5 miliardi di euro con un calo di 31,5 milioni di presenze nelle strutture ricettive.
Per la riscossione del bonus vacanze è prevista una detrazione dell’80% del suo valore dal costo in fattura della vacanza e del 20% che si potrà detrarre dalla dichiarazione dei redditi del 2021.
Ma un problema registrato nei primi giorni di erogazione del bonus è stato la mancanza di liquidità da parte di molti imprenditori turistici i quali, per tale motivo, non hanno potuto accettare il bonus.
Andrea Terracciano