Raccolta differenziata: la fanno davvero tutti?

Ecco quanto è importante per il nostro ambiente 

Il tema dell’inquinamento ambientale è ormai dibattuto in tutto il mondo. Fino a qualche anno fa, la sensazione che si aveva nell’affrontare questo argomento era quella che tale problematica fosse qualcosa di molto lontano da noi, come se in qualche modo non ci toccasse e non facesse parte del nostro futuro. Con il passare degli anni le cose sono cambiate e ci si è resi conto di quanto la questione fosse seria e preoccupante per la Terra e per noi; e di quanto la minaccia si stia concretizzando per tutti, in modo particolare per i giovani e i bambini, coloro che pagheranno più o meno direttamente le conseguenze della nostra incuria. La questione è diventata così imminente che ormai i giovani sono i primi a combattere, grazie all’esempio dato a tutti noi dall’ormai celebre Greta Thunberg (qui l’articolo sul docufilm I am Greta). 

Ma se davvero la gente fosse preoccupata del destino della Terra, verrebbe automatico pensare che tutti, indistintamente dall’età, si impegnassero a fare la loro parte, anche microscopica, per contribuire a salvarlo: dal mantenere puliti il mare e le strade, fino alla raccolta differenziata della spazzatura che, almeno su carta, è obbligatoria già da parecchi anni. Tuttavia, come spesso avviene nella vita e come recita un saggio proverbio, “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”. Infatti, in realtà, l’accortezza di un piccolo gesto come quello di effettuare la raccolta differenziata viene eseguito ancora da troppe poche persone, soprattutto nelle grandi città. Le scuse sono svariate: la pigrizia di dividere le buste; non avere nessuno che spiega con chiarezza il meccanismo; ma, soprattutto, il sottovalutare la gravità della situazione e di come sia importante fare ciò anche per se stessi, oltre che per gli altri. 

A ben vedere, non c’è nelle grandi città alcun tipo di sensibilizzazione e di controllo, a parte le inutili scritte sui secchioni che nessuno rispetta. Invece, le cose funzionano molto di più nei piccoli centri o nelle città più piccole dove c’è un’organizzazione molto più chiara e rigida e dove non ci si può assolutamente permettere di fare di testa propria, altrimenti si rischia la multa per sé e i condomini. All’interno dei piccoli centri la raccolta differenziata funziona in due modi differenti ma entrambi efficaci: in alcuni comuni funziona il metodo della consegna porta a porta, dove gli operatori ecologici posizionano ogni giorno fuori dalla porta contenitori specifici dedicati al materiale che deve essere gettato e raccolto quel giorno. Per esempio il lunedì può essere la giornata dedicata alla raccolta della plastica, il martedì a quella dell’umido. Se qualcuno non rispetta questa procedura, viene sanzionato e il pagamento della multa ricade anche sui condomini. Naturalmente in questo caso, i controlli sono molto efficaci, al contrario delle metropoli dove questo non avviene, probabilmente perché i primi a sottovalutare la situazione sono proprio gli addetti ai lavori e anche le politiche locali. La seconda modalità è simile alla precedente ma un po’ diversa in quanto, anche se la raccolta avviene sempre con giornate dedicate a materiali diversi, i contenitori sono fissi in uno spazio comune e sta alla responsabilità delle persone fare il proprio dovere, anche perché i controlli sono vigili e attenti in ogni caso.  

Da non dimenticare che, per evitare l’inquinamento, viene predisposto anche un orario ben preciso in cui gettare i rifiuti. La giustificazione che viene addotta un po’ da tutti quelli che non rispettano le regole relative alla raccolta differenziata è che nelle grandi città ciò sia difficile da mettere in pratica per il numero troppo alto di abitanti rispetto alle zone meno popolate. Inoltre si sente dire spesso che “siccome non lo fa nessuno…”. Pure le grandi città dovrebbero attivarsi con regole più rigide. Magari organizzandosi all’interno dei municipi o nei singoli quartieri con vigili e operatori deputati a controllare il rispetto delle norme; o distribuendo nei condomini dei sacchi trasparenti con il nome delle famiglie, finanziati dalle politiche locali così da facilitare il controllo della corretta suddivisione dei rifiuti. 

Se si volesse trovare una soluzione per le nostre città, almeno a livello locale, lo si potrebbe fare eccome: il resto sono solo scuse, mancanza di interesse e di attenzione per un problema verso cui non bisognerebbe dimostrare superficialità, perché, continuando così, la questione rifiuti diventerà sempre più pericolosa e nociva. La raccolta differenziata può sembrare inutile, ma in realtà, se non ci muoviamo in tempo, ciò rischia di condurci in un futuro non troppo lontano dove potremmo ritrovarci in una situazione non più gestibile.