La nuova rubrica sulle figure femminili che hanno fatto la storia
Da questo mese prenderà vita una nuova rubrica, tutta al femminile. Si occuperà di far conoscere e raccontare ai nostri lettori storie di donne, diventate famose, dall’antichità ad oggi. Quale occasione migliore di dar vita a tutto ciò proprio nel mese di marzo, il mese in cui si festeggia, o meglio dire, si riflette sullo status della donna? Il personaggio con cui inizieremo questo viaggio è cileno: Violeta Parra, nata nel 1917 e morta nel 1967.
Le sue origini sono molto povere. Nasce e cresce in una famiglia molto numerosa composta da dieci figli. La sua quotidianità, insieme a quella di tutti i componenti della casa, è vissuta cercando di sbarcare il lunario e svolgendo i lavori più disparati. Tutti i componenti, lei compresa, fanno qualsiasi tipo di mansione, dalle pulizie ai lavori di sartoria. Un ruolo da protagonista in tale contesto è svolto dalla madre, personaggio duro e con origini contadine. Al contempo, però, la sua famiglia è anche acculturata: il padre è un noto poeta cileno e con uno dei fratelli dà lezioni private di matematica.
L’aspetto importante e significativo della sua famiglia, inoltre, e che segnerà la sua vita, è l’arte. Tutti sono artisti a 360 gradi e ciò determinerà il suo destino, le sue passioni e la farà diventare un personaggio famoso nel mondo. Tutto comincia dopo la morte del padre: insieme alla sorella, infatti, inizia ad esibirsi nelle piazze e nei locali malfamati della città per poi, ben presto, unirsi agli altri due fratelli nei circhi ambulanti. È da lì che formeranno un quartetto musicale.
La musica e il cantare sono e resteranno la sua passione per tutta la vita, ma lei farà sì che questa sua dote non rimanga fine a se stessa, ma andrà oltre. Violeta comincerà, approfittando della sua voce, a cantare i canti popolari della sua terra per far sì che quelle radici e quelle tradizioni non vengano dimenticate. Si tratta di canti popolari che spesso parlano di lotta, di diritti per le donne e per le minoranze, ma ciò sarà solo il la che darà vita ai suoi obiettivi. La sua battaglia personale non sarà affrontata solo con il canto, ma anche attraverso un registratore, che diventerà il suo amico, il suo compagno di viaggio e che non abbandonerà mai. Violeta, infatti, andrà alla continua ricerca di testimonianze, e contemporaneamente, di sostegni per andare avanti con queste battaglie. Il suo coraggio e la sua tenacia non la faranno mai abbattere anche di fronte a grandi difficoltà come rifiuti e osteggiamenti da parte di molta gente, soprattutto del Governo. Tutto questo diventerà per lei il suo principale obiettivo e impegno. Molto presto grazie al suo coraggio e alla sua grinta riceverà dei risultati importanti e comincerà a partecipare e a far parte degli ambienti intellettuali cileni, dove conoscerà il famoso poeta Pablo Neruda con cui comincerà anche a collaborare.
Il suo ritratto è quello di una donna forte e sempre molto sicura di sé, moglie e poi madre, piena di risorse che non si arrende e non si abbatte davanti a nulla e a nessuno. Un personaggio molto semplice, che non ha mai avuto nei suoi obiettivi quello di apparire e mostrarsi appariscente o, come si usa dire, “una donna acqua e sapone”. Come succede spesso a questi personaggi, però, Violeta nasconde dentro di sé un’insicurezza di fondo, un’insoddisfazione e una fragilità che la porteranno a una forte depressione che le sarà fatale: infatti morirà suicida a soli 49 anni.
Violeta Parra, una donna piena di carisma e coraggio che non va dimenticata.
Una delle tante donne importanti che ricorderemo in questa rubrica appena iniziata, perché certi personaggi che hanno difeso i diritti delle donne e delle classi più fragili e deboli spesso vengono dimenticate o addirittura se ne ignora l’esistenza. Noi, invece, attraverso questa rubrica le omaggeremo e le ricorderemo insieme alle loro gesta, proprio come abbiamo fatto con Violeta Parra.
Foto di fundacionvioletaparra.org