Ecco alcune associazioni romane per i diritti degli amici a quattro zampe
Avete perso il gatto? Il vostro cane ha preso una pausa di riflessione? Non perdetevi d’animo. Se vi trovate in una di queste situazioni c’è la soluzione a partata di mano : numeri di telefono o associazioni da contattare. E’ il caso de “I gatti di Valcannuta”, una località sull’Aurelia, dove i volontari si prendono cura dei mici di strada e offrono loro una casa dignitosa, cibo, sterilizzazione, possibilità di adozione, cure mediche e tante coccole. Anche se avete perso il nostro amico a quattro zampe, abbandonato o scomparso, potete rivolgervi a “Cst- cani smarriti e trovati aps”, un portale web dove potete consultare le tante segnalazioni provenienti da più parti. Un’altra ciambella di salvataggio è “La casetta dei gatti,” una onlus che ha realizzato all’interno di un parco della Cecchignola, una piccola oasi per i “miao-miao”. Infatti attraverso una nursery, due aree ricoveri con lettini e cucce per l’inverno e l’estate torrida, rende più confortevole la vita dei nostri amici pelosi. “Con la nostra attività- ci spiega Simonetta Novi dell’associazione Mi Fido– prendiamo i cani, li curiamo, li stabilizziamo se avessero problemi comportamentali al fine dell’adozione. Inoltre aiutiamo con donazioni i rifugi che non hanno sovvenzioni pubbliche sul territorio laziale”. Ma l’impegno di Simonetta Novi non parte da oggi. “Facevo parte dell’associazione volontari del canile di Porta Portese- continua la Novi- di cui ero presidente. Con loro, dal 2001 per quindici lunghi anni, gestivamo tutti i canili di Roma, fino a che il Comune organizzò delle gare europee che ci tagliarono fuori dalla partecipazione, perché non avevamo i requisiti richiesti. Così i canili comunali sono stati affidati alla società “Rifugio Agro Aversano”. “L’associazione Mi Fido- conclude Simonetta Novi-nasce proprio dalla chiusura del rifugio di Vitinia ex Poverello, dove noi facevamo volontariato. Parte di questi cani che, secondo noi stavano in una struttura non idonea, sono stati adottati dai soci e gli altri sono deceduti”.
(hanno collaborato Valentina Mantovan, Elvira Acanfora, Remo Reboa)