Il coordinamento nazionale della Conferenza Salute Mentale ha organizzato il 30 maggio un’assemblea telematica per porre il tema della salute mentale al centro della fase di rilancio del Paese.
«I servizi di salute mentale sono una parte essenziale di tutte le risposte dei governi a COVID-19. Devono essere ampliati e interamente finanziati. Le politiche devono supportare e prendersi cura delle persone con disturbi mentali e proteggere i loro diritti umani e la loro dignità.»
Con queste parole il segretario generale delle Nazioni Unite Guterres ha presentato il 14 maggio il documento su salute mentale e Covid, in vista della prossima Assemblea mondiale della sanità. Questo autorevole intervento rafforza la nostra convinzione che sia sia necessario rilanciare in Italia i servizi presenti sul territorio, dei quali vogliamo evidenziare, nella prossima assemblea, le carenze sistemiche, culturali e delle pratiche che questa emergenza ha messo in luce, così come la tenuta dei buoni servizi e le pratiche emancipative avviate che vogliamo portare avanti e rafforzare.
Dopo anni di sottrazione di risorse e riduzione dei servizi, è necessario ribadire l’orizzonte di senso, politico, culturale e tecnico, nel quale operare, definire gli obiettivi operativi, indicare le priorità di investimento e collocazione delle risorse in un settore cruciale per costruire il futuro dell’Italia.
Nell’assemblea è stato dato spazio alle operatrici e agli operatori dei servizi territoriali, sanitari e sociali, delle realtà cooperative e associative, alle persone che lavorano ed hanno esperienza della sofferenza psichica, della disabilità, dell’esclusione, perché a tutte e tutti, dai bambini agli adulti, dai giovani agli anziani, siano riconosciuti pieni diritti di cittadinanza e di cura, perché davvero nessuno resti indietro.
In particolare sono stati proposti alcuni temi che l’emergenza Covid-19 ha evidenziato come cruciali da affrontare, per contribuire a determinare strategie e politiche di intervento che utilizzino i finanziamenti per il rilancio del Servizio sanitario nazionale, con l’obiettivo di:
1) Costruire o rafforzare servizi territoriali di prossimità, di salute di comunità, servizi alla persona con disabilità, servizi per gli anziani;
2) Operare per superare logiche e prassi delle strutture residenziali chiuse, per persone con problemi di salute mentale, per anziani e per persone con disabilità, per sostituire i luoghi dell’esclusione con i luoghi della vita;
3) Sostenere quei progetti in grado di favorire l’autonomia delle persone, il loro diritto all’abitare e al lavoro, ad una socialità ricca, a percorsi di emancipazione e ripresa;
4) Sviluppare le pratiche volte a contrastare le violazioni dei diritti umani, tra cui la contenzione e le forme di segregazione e di interdizione, vecchie e nuove.
Nell’assemblea tanti gli interventi dei referenti delle realtà pubbliche e di privato sociale che in questi anni lavorano per un welfare di comunità nell’ambito della salute mentale. Obiettivo dell’assemblea, quello di portare questi punti di vista all’attenzione del Governo e della Conferenza delle Regioni, con cui si costruirà un successivo momento pubblico di confronto.
Conferenza Nazionale per la Salute Mentale