Stati Uniti, quattro stagioni, 2016/2020
Eleanor Shellstrop è morta. La sua esistenza è però tutto meno che finita: quando si risveglia scopre di essere giunta nel “posto buono”, un’utopia simile al paradiso. Accolta da Michael, architetto di quel specifico quartiere dell’aldilà, Eleanor si rende subito conto che ci deve essere stato un errore, che non è possibile che lei si trovi in quel luogo. Per accedere in paradiso è infatti necessario aver compiuto una serie di buone azioni e di conseguenza aver totalizzato un determinato numero di punti. Eleanor sa di non essere stata una brava persona in vita, né tanto meno di aver meritato tale ricompensa, e decide di confidarsi con Chidi, sua anima gemella in quella dimensione. Chidi è un professore di etica e filosofia morale e i due cominciano un percorso per aiutare Eleanor a diventare una persona migliore, intanto nascondendo la verità a Michael e agli altri abitanti del quartiere.
Frizzante, autentica, colorata: The good place è decisamente una piacevole visione. Per quanto la serie tv sia certamente comica, si tratta di un umorismo genuino e modesto. Un tema così utopico non può far altro che portare all’uso dell’immaginazione, e in questo caso il risultato è stato ottimo.
La protagonista, Eleanor, suscita una simpatia immediata; la sua vita disastrata la ha portata a non comportarsi bene, e proprio per questo lo spettatore le si affeziona durante il suo percorso per diventare migliore.
Anche gli altri personaggi principali sono ben costruiti e assolutamente esilaranti. Ciò che più sorprende di The good place è che si è riusciti a trattare un tema simile senza affatto appesantire la serie tv.
L’ambientazione e la trama non fanno altro che dare un minimo spessore al tutto, e invitano a una riflessione che fa solo da sfondo alla storia e non diventa mai il punto centrale.
L’autore è stato in grado di interpretare e rappresentare l’aldilà (il “paradiso”) in un modo completamente originale ma non per questo offensivo né fuorviante.
Il paradiso inteso come nella tradizione cristiana non a niente a che vedere con questa nuova dimensione, che acquisisce un valore puramente morale, etico, filosofico.
Un elemento non meno importante è la variegata scelta del cast, anche e sopratutto tra i personaggi principali.
Rebecca Collepiccolo