La musica e i bambini

Aneddoti da esperienze personali e altro 

La musica è stata fondamentale per la mia infanzia. Quando si è piccoli, per socializzare con altri bambini, iniziare a comunicare emozioni e sbloccare la timidezza, la musica può essere un elemento essenziale. Chi ha un figlio, inizia da subito a fargli prendere contatto con la musica, mentre solitamente nelle scuole di musica si inizia intorno ai cinque anni e molti di quelli che lo fanno diventano grandi artisti, da adulti. Come in tutte le cose, il bambino impara meglio, perché è come una spugna, nel bene e nel male, e da grande, inconsapevolmente, queste cose se le ritrova. Io, per esempio, conosco canzoni e cantanti solo perché li sentivo dai miei genitori, anche se questi musicisti non ho mai avuto la fortuna di vederli dal vivo. 

Ogni volta che faccio un concerto, penso alla mia psicologa infantile di via Sabelli, che si preoccupava del mio carattere timido e asociale e mi disse scegli: o fai sport o fai musica. Io ovviamente scelsi la musica e da allora non lho più abbandonata. 

Come non parlare dello Zecchino doro, maggior festival di Italia di musica per bambini, da cui sono emersi molti personaggi importanti dello spettacolo. Citando una delle tante canzoni di questo programma, qualche anno fa in un concerto al Polo Museale a via Bossi con Il Coro della bella età del Centro Anziani Ostiense, anziani e bambini si unirono in dei canti, e per la prima volta suonai il brano Ci vuole un fiore con il testo di Gianni Rodari e la musica di Luis Bacalov e Sergio Endrigo, eseguita durante lo Zecchino doro. Unaltra mia esperienza di musica con i bambini è stata con il Centro Diurno San Paolo in un viaggio in Madagascar, dal quale è nato il mediometraggio Crazy 4 Africa diretto da Tommaso Galli (guarda qui il documentario). In quelloccasione, un giorno stavamo facendo un laboratorio di pittura con dei bambini africani e, non avendo niente da fare, decisi di prendere il mio tablet nel quale, prima di partire, avevo inserito una playlist di musiche africane o che parlano dellAfrica e feci partire la musica. I bambini iniziarono a cantare e ballare e il laboratorio quel giorno diventò un vero flashmob.  

Ci sono varie canzoni che parlano di bambini e mi piacerebbe citarne alcune: In te di Nek, una canzone contro laborto, tra le novità del Festival di Sanremo nel 1993, fece diventare famoso il cantante che arrivò terzo. Avrai di Claudio Baglioni, la canzone che ha scritto per la nascita del figlio nel 1982, ora spesso ospite dei suoi concerti alla chitarra, complice anche il fatto che se tuo papà è Baglioni, alcune cose diventano più facili. 

Molti lo vogliono far passare per il più grande pedofilo della storia ma io non ci ho mai creduto: sto parlando di Michael Jackson che con i suoi fratelli, i mitici Jackson Five, esordì nel mondo dello spettacolo che era un bambino e già un fenomeno. La mia fiducia in lui si conferma ogni volta che vedo il video di Heal the World, da cui è nata la Heal the World Foundation, una delle più grandi associazioni per aiutare i bambini di tutto il mondo creata proprio da Michael Jackson. 

Sono tante le canzone scritti dagli artisti per i propri figli, voglio ricordarne alcune: Prima di ogni cosa di Fedez, Tutto tua madre di J-Ax, dove il rapper parla della fatica di alcune coppie a fare figli; Fiore di maggio che Fabio Concato dedica alla figlia; LAurora di Eros Ramazzotti; Benvenuto di Vasco Rossi; Da adesso in poi di Ligabue, e inoltre A modo tuo donata alla voce di Elisa; Per te di Jovanotti; Angelo con cui Francesco Renga vince Sanremo nel 2005; Ogni tanto di Gianna Nannini. Ce ne sarebbero tante altre, ma chiudo con Hey Jude di Paul McCartney, dedicata al figlio di John Lennon, dopo il divorzio dei genitori. La nascita di un bambino dà sicuramente una grande emozione alla donna che lo mette al mondo, ma anche al padre e a chi lo vede crescere. 

Nel 1992, durante la conferenza stampa per il lancio della sua organizzazione benefica, Michael Jackson ha dichiarato: «I bambini sono i primi idealisti e ottimisti del mondo. Abbiamo disperatamente bisogno della loro innocente prospettiva sui problemi del mondo. Dobbiamo guarire il nostro pianeta ferito dal caos, dalla disperazione e dalla distruzione insensata che vediamo oggi. La missione di  Heal the World, la mia missione, è la guarigione. Pura e semplice. Per guarire il mondo, dobbiamo iniziare guarendo i nostri figli». Non ci sono parole migliori per concludere un articolo sul rapporto tra musica e bambini.