In occasione del centenario della nascita il Teatro Palladium ha organizzato una giornata di studio e di memoria dedicata allo scrittore
Lo scorso 14 dicembre si è svolta al Teatro Palladium una giornata di studio e di memoria per omaggiare lo scrittore Luciano Bianciardi, in occasione del Centenario della sua nascita. L’iniziativa ha visto la partecipazione del presidente del Municipio VIII Amedeo Ciaccheri e delle assessore alla cultura Maya Vetri e alle politiche educative Francesca Vetrugno; erano presenti inoltre Miguel Gotor assessore alla cultura di Roma Capitale, nonché il rettore di Roma Tre Massimiliano Fiorucci e il presidente della Fondazione Teatro Palladium Luca Aversano.
Dopo l’introduzione istituzionale è stata proiettata la pellicola del film La vita agra diretto da Carlo Lizzani, tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Bianciardi. Il volume, pubblicato nel 1962, fa parte della cosiddetta Trilogia della rabbia, iniziata con Il lavoro culturale (1957) e proseguita con L’integrazione (1960). Il film affronta il percorso di Luciano (Ugo Tognazzi) che lascia la famiglia in Maremma per trasferirsi a Milano, con l’obiettivo di vendicare i 43 minatori morti a causa di un incidente sul lavoro. Esteticamente la pellicola risente delle influenze della nouvelle vague, come l’utilizzo del fermo immagine e il desiderio di rivalsa, nonché del cinema di Jacques Tati, come la rappresentazione quasi futuristica e a tratti grottesca della società moderna, il cui simbolo è il grattacielo che Luciano escogita di far esplodere. Quanto alle conseguenze del boom economico, la pellicola ricorda per certi versi Il boom di Vittorio De Sica, con Alberto Sordi, uscito appena l’anno prima.

Il dramma di un’epoca viene restituito attraverso il dramma personale di un uomo, Luciano Bianchi/Bianciardi, il quale sembra vivere più vite o forse nessuna, risultando diviso tra l’essere scrittore, traduttore, giornalista, pubblicitario; e ancora padre e marito, ma anche amante; nato in Maremma e poi trasferitosi nella fredda Milano. Troverà mai il suo ruolo nella società del boom?
Alla proiezione è seguito un dibattito con gli attori Giovanna Ralli, Ricky Tognazzi e Francesco Lizzani, figlio del famoso regista romano. Sono seguite delle letture e una tavola rotonda sull’autore, con ospiti provenienti dal mondo letterario e del giornalismo, come Michele Cecchini, Pino Corrias e Goffredo Fofi, nonché la scrittrice e compagna di una vita Maria Jatosti. Un vero e proprio gruppo di lavoro per ricordare uno degli intellettuali più tormentati, anticonformisti e profetici del dopoguerra italiano, impegnato nella critica sociale attraverso le pagine dei suoi romanzi.
L’evento ha avuto il patrocinio della Regione Lazio e del Ministero della cultura, della Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni.