La medicina di genere

La Medicina di Genere studia l’influenza del sesso (accezione biologica) e del genere (accezione sociale) sulla fisiologia, fisiopatologia e clinica di tutte le malattie per giungere a decisioni terapeutiche basate sull’evidenza sia nell’uomo che nella donna.
A partire dagli anni ’80, infatti, l’avanzamento della ricerca ha portato a riconoscere l’importanza degli aspetti legati al genere nella salute umana. Uomini e donne non differiscono solo sessualmente, ma anche rispetto a fattori come il peso, la percentuale di grasso corporeo, gli enzimi epatici, gli ormoni sessuali e alle variabili determinate dall’ambiente, dal tipo di società, dall’educazione, dalla cultura e dalla psicologia dell’individuo. Queste informazioni sono fondamentali nel trattamento e nello studio di una patologia, così come vanno tenute in considerazione nella fase di sperimentazione di nuovi farmaci.
Fino a vent’anni fa, invece, la medicina era stata costruita sul paradigma ‘giovane, adulto, maschio, bianco’, paradigma che condizionava e condiziona tutt’ora non solo la diagnosi e cura delle patologie, ma anche gli studi clinici, gli esami di laboratorio e la diagnostica per immagini.
Informazioni tratta da www.associazionedxd.org