C’è un ponte tra i servizi di salute mentale in Italia e quelli in Ecuador ed è stato costruito dal lavoro della ConfBasaglia dal 2013: due missioni, a Quito e Santo Domingo, in collaborazione con i ministeri ecuadoregni e le associazioni e un progetto formativo svolto a distanza, rivolto ai funzionari del Ministerio de Inclusión Económica y Social (MIES). Ne abbiamo parlato con Roberto Colapietro, uno dei referenti di questi progetti.
D: Come è nata la necessità di sviluppare un corso di formazione a distanza con l’Ecuador?
R: Il progetto in Ecuador è nato dalla cooperazione con un esponente del governo ecuadoregno. L’occasione è stata quella di incontrare, due anni prima dell’inizio del progetto, una sottosegretaria del ministero dell’Inclusione Sociale che è rimasta colpita del modo che abbiamo a Trieste di dare spazio, attenzione e diritti, alle persone con problemi di salute mentale. A questa visita sono seguite delle missioni in Ecuador da cui si è costituito un progetto pilota per dare delle risposte al Paese e alle persone su come costruire una psichiatria comunitaria.
D: Ad un anno da questo seminario quali risultati sono stati raggiunti?
R: È difficile da dire. In quest’ultimo periodo l’Ecuador ha avuto problemi di non poco conto, come il terremoto e il calo drammatico del prezzo del petrolio, per cui è venuto meno l’impegno del governo nella costruzione dei diritti civili. Le sperimentazioni non si possono effettuare data la scarsità dei finanziamenti, perciò non possiamo che sperare che l’Ecuador si possa risollevare da questi problemi economici per sperimentare buone pratiche.
D: Come sono state assorbite e accolte le metodologie basagliane dai professionisti ecuadoregni?
R: C’era molto entusiasmo, ma più che di metodologie si è parlato di pratiche e per far pratica c’è bisogno di risorse. Lo stesso Basaglia è partito sempre dalla pratica.
D: Quali sono ancora le criticità maggiori nel sistema della salute mentale in Ecuador?
R: In Ecuador, come in Italia, ci sono delle grosse criticità nel sistema della salute mentale perché si vanno a toccare dei forti interessi.
D: Sono in programma nuovi interventi sul campo?
R: Dovrebbero riprendere dei nuovi interventi con nuovi progetti di cooperazione sia in Ecuador che in centro America e ci sono dei progetti anche per l’Honduras. In questi paesi si somma povertà, emarginazione e violenza. In questa realtà la salute mentale è fondamentale e di difficilissima realizzazione.
Anita Picconi & Danilo Scaringia
Foto: TS | Flickr | CCLicense