Questione ambiente e inquinamento:un ritornello già sentito che ci parla di una disperata speranza. Perché ad oggi per molti sembra solo un bla bla bla.Però questo tema sta sull’agenda della politica e della totalità dei Paesi europei. Infatti l’inquinamento e la questione ambientale diventa cruciale nelle grandi città. Per questo a Roma è stato dato il via ad un progetto, quella della Sharing mobility e qui faremo unfocus particolare sul quartiere popolare della Garbatella.Ci stiamo accorgendo che nel nostro pianeta le cose non stanno funzionando come dovrebbero. Quando si parla di impatto ambientale ci si riferisce agli effetti negativi che le attività umane hanno sull’ambiente. Questi effetti includono anche l’inquinamento atmosferico. La sostenibilità ambientale è invece, la capacità di soddisfare le esigenze umane, senza compromettere il futuro delle prossime generazioni. Tutto ciò implica l’utilizzo responsabile delle risorse naturali, l’adozione di pratiche eco-compatibili e la riduzione dell’inquinamento. Quello che ci interessa maggiormente è quest’ultimo. Il nuovo progetto avviato di trasporto pubblico, denominato Sharing mobility, è stato pensato per ridurre l’impatto ambientale complessivo. Ma di cosa si sta parlando? Questo proponimento si chiama Mobilità condivisa e si riferisce a sistemi di trasporto con veicoli come automobili, biciclette, monopattini o scooter pubblici, condivisi cioè da più persone e non di proprietà individuale.Questa forma di mobilità è considerata più sostenibile sia perché i veicoli sono tutti elettrici, sia perché favorisce una gestione più efficace delle risorse e riduce l’impatto ecologico esteso.
Ecco perché questa nuova forma di trasporto rispetta l’ambiente: riduce l’emissione di gas serra, aumentano i posti nei parcheggi per veicoli privati, diminuisce l’uso dei taxi, riduce il traffico in generale. Dal 2022 continua a crescere la Sharing Mobility a emissioni zero. Ecco gli ultimi dati in proposito. A Roma sono disponibili per questo progetto 2.000 autovetture,3.200 scooter elettrici, 10 mila biciclette a pedalata assistita e 14.500monopattini elettrici.Per facilitare la promozione del servizio la maggior parte degli operatori impegnati nel S.M. ha stipulato accordi commerciali con piattaforme di mobilità sostenibile e info mobilità, grazie alle quali è possibile rintracciare il mezzo più vicino con una semplice app. RomaCapitale ha vinto un bando aggiudicandosi 2 milioni e mezzo di euro per lo sviluppo di un’applicazione che offra un trasporto facile e sicuro.L’aumento dell’utilizzo di questi mezzi di trasporto alternativi ha tuttavia provocato altri problemi legati all’aumento della circolazione, al parcheggio e al decoro urbano, anche perché spesso questi mezzi vengono abbandonati senza criterio. Dal 2020, dopo la pandemia, la domanda per lo Sharing sta crescendo progressivamente. La mobilità condivisa renderà le nostre città sempre più vivibili e decarbonizzate. In particolare il quartiere di Roma sud della Garbatella è stato utilizzato per un nuovo progetto di car sharing grazie alla sinergia tra la Regione Lazio e l’Ater ( azienda territoriale edilizia residenziale).Dal 2022, infatti, sono stati messi a disposizione degli inquilini delle case popolari due auto e uno scooter elettrico con le relative colonnine di ricarica.Il progetto hai interessato il lotto 15 a poche decine dimetri dall’edificio degli ex Bagni pubblici, dove erano stati posizionati gli stalli per le ricariche. Le autovetture così mantengono sulle fiancate la dicitura “GARBATELLA LOTTO 15”,anche se le colonnine sono state collocate su strada. Gli addetti ai progetti della Regione Lazio si sono espressi dicendo che lo Sharing rispetta l’ambiente e che il finanziamento dei1,2 milioni di euro sono stati un investimento ben speso. La mobilità è stata nella storia dell’umanità, sinonimo di libertà e ha caratterizzatole diverse fasi attraversate dalle società. Ecco perché la sfida che l’umanità oggi si trova davanti è quella di reinventare un sistema di mobilità che consenta di soddisfare le esigenze di quest’ultima, senza che ciò distrugga l’ambiente, senza che avvenga un collasso di condizioni economiche, sociali e ambientali.