La mostra al palazzo delle Esposizioni fino ai primi di giugno
Segni e simboli astratti sono le caratteristiche originali della pittrice Carla Accardi protagonista di una retrospettiva antologica, circa 100 opere, che è in corso al Palazzo delle Esposizioni a Roma dal 6 marzo al 9 giugno 2024. Il visitatore potrà ripercorrere tutta la produzione artistica della pittrice attraverso un percorso che si snoda nelle sette sale del Museo di via Nazionale.
Carla Accardi, all’anagrafe Carolina Accardi, nasce a Trapani nel 1924 e quest’anno ricorre il centenario della nascita. E la mostra è un omaggio proprio a questa ricorrenza che consacra la Accardi come una delle esponenti più accreditate dell’astrattismo italiano. Alla fine degli anni Quaranta, infatti, l’artista siciliana costituì insieme ad Ugo Attardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Mino Guerrini, Concetto Maugeri, Achille Perilli, Giulio Turcato e Antonio San filippo, che sposò nel 1949, “il gruppo Forma 1” di ispirazione formalista e marxista, in opposizione al “Fronte Nuovo delle Arti” di Guttuso di tendenza togliattiana.

Nei primi anni Settanta la Accardi fu anche una delle prime femministe italiane che aderì al famoso Manifesto di “Rivolta femminile”, ispirazione della casa editrice omonima fondata a Milano da Carla Lonzi. Colore, sperimentazione, luce, libertà e impegno sociale caratterizzano le opere della Accardi che a metà degli anni Sessanta abbandona le tempere a favore di vernici colorate e fluorescenti da applicare su supporti plastici trasparenti. L’artista esce così dalla dimensione del quadro e coinvolgerà lo spazio con istallazioni con un atteggiamento che sarà importante per gli artisti dell’Arte povera.

Le sue principali esposizioni hanno toccato diverse città europee come Milano, Parigi e Roma, dove morirà nel 2014. (Palazzo delle Esposizioni di via Nazionale, biglietti interi 12,50 euro, ridotti 10,00 in sede o online).